Seguici su

Senza categoria

Coppa Davis, chi nel primo singolare per l’Italia? Van de Zandschulp ha affrontato una volta Musetti, mai Arnaldi e Sonego

Pubblicato

il

Italia Coppa Davis

Resta sempre vivo il dilemma che accompagnerà l’Italia fino a domani mattina, e precisamente fino a un’ora prima del singolare d’apertura di Coppa Davis 2023 in termini di quarti di finale. In chiave olandese il numero 2 è già palese: Botic van de Zandschulp, che si è ripreso solo di recente da un periodo in cui aveva praticamente smesso di vincere partite.

Le alternative, ad ora, sono tre: Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego. L’unico con il quale è possibile stabilire un confronto basato sui precedenti è proprio il toscano, anche se si parla di un’era tennistica diversa per entrambi. Van de Zandschulp, infatti, sconfisse il classe 2002 di Carrara nel primo turno delle qualificazioni agli Australian Open 2021 (quelle giocate a Doha, per le conseguenze del post-Covid) per 3-6 6-1 6-4. Da allora entrambi hanno fatto, in tempi di pochissimo diversi, il salto di qualità. Ritrovarli sul veloce, allo stato attuale delle cose, senza dubbio darebbe un vantaggio al nativo di Wageningen.

Coppa Davis 2023: Sinner pronto a trascinare l’Italia contro l’Olanda, ma il primo singolare può essere decisivo

Nessun precedente, invece, con Arnaldi e Sonego, anche se il fatto che con il primo non ve ne siano è quasi naturale, considerando il suo status di appena arrivato sul circuito maggiore. Sarà in ogni caso una scelta abbastanza complicata per Filippo Volandri, che ha semplicemente rimarcato come la scelta ricadrà sul più adatto su quel tipo di partita.

E qui potrebbero entrare in ballo, fondamentalmente, tutti e tre i protagonisti citati. Sonego, nel suo, ha un background importante da uomo-Davis, per quanto a vittorie spettacolari (Opelka, Tiafoe, Shapovalov) si siano a volte succedute sconfitte perlomeno particolari (Gojo, che però era sulla Luna al Pala Alpitour, Horansky e Galarneau). Nella sostanza, rimane l’opzione contemporaneamente migliore e più rischiosa. Musetti ha la questione della difficoltà di adattamento alla superficie veloce del caso, meno rapida di Torino, ma pur sempre con le sue valide caratteristiche. Quanto ad Arnaldi, potrebbe avere una chance se Volandri deciderà per prendersi un rischio calcolato enorme: ha già dimostrato di sapere il fatto suo in fatto di non guardare in faccia nessuno. E, se ne può star quasi certi, sarebbe stato forse ancor più bene nel format con i 3 set su 5.

Foto: Getty Images via ITF

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità