Tennis
Coppa Davis, Sinner da lacrime agli occhi! Annulla 3 match point a Djokovic e lo batte 7-5 al terzo! Italia-Serbia 1-1
Una cosa di insane proporzioni si è appena verificata al Palacio de Deportes Josè Maria Martin Carpena di Malaga, sede delle finali di Coppa Davis 2023 nel loro attuale format. Jannik Sinner batte Novak Djokovic per 6-2 2-6 7-5 e porta l’Italia sull’1-1 nella semifinale contro la Serbia. Al di là del significato, e cioè che si va al doppio decisivo, sono tre i dati fondamentali: il numero 4 del mondo annulla tre match point consecutivi sul 4-5 del terzo set al numero 1, è il quarto giocatore a livello ATP a battere il serbo salvando match point, ed è inoltre il primo italiano a battere per tre volte il numero 1 ATP in carica.
Dopo un primo paio di game normali, nel terzo Sinner spinge in risposta e trova il break, approfittando di un servizio e volée di Djokovic decisamente avventato. Jannik, poi, rimonta da 0-30 subito dopo. A livello di tennis l’azzurro appare superiore al serbo, nervoso e non poco: un dritto all’incrocio delle righe gli porta una chance di 4-1, cancellata da un ace. La seconda, però, è quella buona, in formato risposta vincente lungolinea di rovescio sulla seconda (appunto) di Djokovic. La performance dominante del numero 4 del mondo, in questo parziale d’apertura, si completa con il 6-2 e con l’ace che chiude la questione in 37 minuti.
Inevitabilmente, Djokovic, dopo aver tirato un solo vincente in tutto il primo set, comincia a rivedere la luce nel secondo. Sinner è costretto a straordinari in più nel secondo parziale e, sull’1-2, prova a forzare la seconda sulla palla break. Risultato: doppio fallo e 1-3. Il serbo appare ora molto più convinto e decisamente fuori dalla partenza (molto) lenta, e trova un gran numero di vincenti con la sua parte più tradizionale dell’intensità. Sul 2-5 arrivano anche due set point, sui quali però finisce per sbagliare. Il game si allunga e, alla fine, alla terza chance Djokovic sfrutta il dritto largo a seguire la seconda di Sinner per restituire il 6-2.
Il set decisivo comincia con una prova più che difficile per Jannik, costretto a un secondo game lunghissimo, che dura quasi un quarto d’ora. Ma, nonostante sette vantaggi non concretizzati e una palla break a favore di Djokovic, il numero 4 del mondo trova un servizio vincente e due ace per non consentire a Djokovic di allungare. I vincenti si moltiplicano da ambo le parti, anche se per l’italiano c’è qualche errore (anche capitale) di troppo e anche la fine dei challenge sul 2-2. Il livello diventa sempre più insano da ambo le parti, con Sinner costretto più di una volta agli straordinari (e a un’altra palla break) da annullare sul 3-4 e Djokovic che, per parte sua, fino a quel momento di punti ne concede tre sulla sua battuta. Sul 4-5 tutto sembra precipitare: tre prime di Jannik, tre punti maestosi del serbo, tre match point. Con quello che ha e anche con quello che non ha l’azzurro cancella tutte le opportunità, riuscendo ad arrivare sul 5-5. E qui accade quel che non era accaduto prima: il calo del serbo al servizio. Sarà l’occasione sprecata, sarà il momento, ma Djokovic si disunisce e concede palla break. Sul 30-40 Djokovic si butta a rete, ma viene passato dal break tricolore: 6-5. Le ultime prime, un ace compreso, sono quelle dello spettacolo e poi della gioia: il 7-5 è servito, un momento storico pure.
La partita è obbligato a farla Sinner, data la situazione. E, data anche la conclusione, ciò gli riesce bene: 29-38 contro 12-19 il rilevamento in fatto di vincenti ed errori gratuiti. Conta tutto un po’ relativamente, però, di fronte a una delle giornate più clamorose del tennis italiano nella storia.
Foto: LaPresse