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Curling, brusco risveglio per l’Italia: quarto posto agli Europei dopo il round robin dominato

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L’Italia non è riuscita a conquistare la medaglia di bronzo agli Europei 2023 di curling maschile. La nostra Nazionale è stata sconfitta dalla Svizzera con il punteggio di 8-4 all’extra-end e ha così concluso al quarto posto l’avventura sul ghiaccio di Aberdeen (Gran Bretagna). Il risultato finale non può soddisfare il quartetto tricolore, che si era presentato alla rassegna continentale dopo aver vinto due Slam e con tutte le credenziali per fare saltare il banco.

Gli azzurri hanno vinto tutte le partite disputate nel round robin, ma poi si sono arenati nella fase a eliminazione diretta: stamattina hanno perso di misura contro la Svezia del fuoriclasse Niklas Edin e hanno dovuto dire addio al sogno di disputare l’atto conclusivo per la prima volta nella storia, stasera si sono dovuti arrendere soltanto al supplementare contro la formazione guidata da Yannick Schwaller nella finale per il terzo posto. Un brusco risveglio dopo una fase a gironi dominata in lungo e in largo che aveva fatto sognare.

L’Italia resta giù dal podio degli Europei dopo che nelle ultime due edizioni aveva conquistato la medaglia di bronzo, Joel Retornaz e compagni mancano l’appuntamento con il quarto alloro continentale della propria carriera (oltre a quelli del 2021 e 2022 figura anche quello del 2018). La squadra è indubbiamente entrata in una nuova dimensione con le affermazioni nei recenti Slam, ma è mancato ancora qualcosa per l’exploit in un torneo di grande prestigio e di enorme impatto. Ci si riproverà a fine inverno ai Mondiali.

LA CRONACA DELLA PARTITA

Joel Retornaz (skip), Amos Mosaner (third), Sebastiano Arman (second), Mattia Giovanella (vice-skip) hanno iniziato la partita con il vantaggio del martello, lascito del primo posto ottenuto nel round robin. Gli azzurri hanno optato per due mani nulle e poi hanno marcato il primo punto nel corso del terzo end. Yannick Schwaller e compagni hanno reagito prontamente costruendo un ottimo gioco e piazzando bene le stone prima di usufruire dell’ultimo tiro, grazie a cui mettono a segno due punti per il sorpasso al termine della quarta frazione (2-1).

Il quartetto tricolore marca un’altra mano nulla prima dell’intervallo e si va così alla pausa con gli elvetici avanti per 2-1. Al ritorno sul ghiaccio arriva però la doccia fredda: Retornaz e compagni fanno fatica a leggere le serrate maglie degli avversari e la Svizzera strappa la mano con grande sagacia, involandosi sul 3-1. L’Italia non molla la presa ed è ben consapevole che c’è ancora tempo per raddrizzare l’incontro, tanto da giocare subito in maniera aggressiva e senza paura per rimettere subito in parità il punteggio: i due punti portati a casa nella settima frazione valgono il 3-3.

Si decide tutto nel serratissimo finale di una partita dal basso punteggio e altamente tattica. Gli elvetici passano in vantaggio con il punto messo a segno nell’ottavo end (4-3), poi Retornaz e compagni riescono a ottenere una mano nulla in modo da conservare il martello nel decimo e ultimo gioco. L’Italia sa che marcando due punti conquisterebbe la medaglia di bronzo, mentre con solo un punto portato a casa porterebbe la contesa all’extra-end ma con gli elvetici che avrebbero l’ultimo tiro a disposizione.

Gli svizzeri si coprono bene, gli azzurri non riescono a bucare la guardia con fare propositivo e si devono accontentare di marcare soltanto un punto. Arriva sì il pareggio per 4-4, ma disputare l’extra-end senza il martello in mano è una missione praticamente impossibile. Yannick Schwaller e compagni controllano bene la situazione, bocciano stone su stone e portano a casa addirittura quattro punti grazie a cui conquistano la medaglia di bronzo (8-4).

Foto: Anil Mungal/FISG-Comunicato Stampa

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