Tennis

Djokovic non si dà pace: “Grande amarezza, difficile da accettare. Non leggevo il servizio di Sinner”

Pubblicato

il

Novak Djokovic Coppa Davis / Lapresse

Dopo la sconfitta di Lorenzo Musetti contro Miomir Kecmanovic, l’Italia si sarebbe qualificata per la finale di Coppa Davis solo se Jannik Sinner avesse superato Novak Djokovic prima in singolare e poi in doppio. Sembrava folle pensarlo, eppure è accaduto per davvero. Gli azzurri torneranno così a riassaporare l’ebbrezza di un atto conclusivo a distanza di ben 25 anni dall’ultima volta.

Il n.1 al mondo serbo è apparso visibilmente frastornato al termine della contesa, e in conferenza stampa non lo ha nascosto: “Congratulazioni all’Italia per la qualificazione alla finale, se l’è meritata. Hanno giocato molto bene, soprattutto Jannik nel singolare e anche nel doppio. Non si può che congratularsi con lui per una prestazione del genere. Personalmente è una grande delusione e mi assumo la responsabilità, ho avuto tre match-point e sono stato così vicino a vincere. È davvero un peccato. Questo è lo sport. Quando perdi per il tuo Paese, il sentimento di amarezza è ancora più grande“.

Il vincitore di 24 titoli dello Slam ha poi spiegato il frangente in cui ha mancato ben tre match-point contro Sinner da una situazione di 0-40: “A questo livello, contro uno dei migliori giocatori al mondo, succede tutto molto velocemente. Sullo 0-40 sono entrato nello scambio, ma ho sbagliato dal centro del campo e lui ha fatto poi un paio di ottimi servizi. Forse avevo un passante in mano sul 30-40, ma lui ha fatto bene a rete. Stava servendo molto bene ed era difficile leggere la sua battuta“.

Djokovic si è poi soffermato su una delle principali armi del tennista italiano: “Ha uno dei diritti più veloci, gli dà molta rotazione e molta potenza: la cosa non mi ha sorpreso troppo. Conosco le qualità di Jannik, ma pensavo che forse sarebbe calato un po’ nel doppio, ma non è stato così. Ha mantenuto il livello altissimo. Anche nel terzo set ho avuto tante occasioni per fare un break, ma ogni volta che ne aveva bisogno, ha sempre trovato il servizio“.

Il classe 1987 non nasconde che la Coppa Davis era uno dei suoi grandi obiettivi stagionali: “Devi solo stringergli la mano e andare avanti. Ovviamente questo è difficile da accettare. Stavo davvero cercando di tirarmi su di morale questa settimana. Per tutta la stagione i miei pensieri sono stati rivolti a questa settimana con la mia squadra di Coppa Davis. Ho provato a contribuire. L’ho fatto al primo turno, ma oggi non ci sono riuscito“.

Exit mobile version