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F1, Ferrari in crescita nella seconda parte dell’anno: quali prospettive per il 2024?

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Leclerc LiveMedia/Dppi/DPPI , United Arab

La Ferrari chiude con pochi sorrisi al termine del Gran Premio di Abu Dhabi, ventiduesimo e ultimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023, ma con la voglia di pensare positivo verso il futuro. Sul tracciato di Yas Marina è arrivato un bel secondo posto per Charles Leclerc, ma la scuderia di Maranello aveva in mente il sorpasso sulla Mercedes verso il secondo posto nella classifica costruttori, un obiettivo mancato per soli 3 punti, confermando che quando le cose non devono girare, non girano.

Oggettivamente la scuderia emiliana ha completato un 2023 largamente insufficiente. Il secondo posto nei costruttori avrebbe assomigliato molto ad un “minimo sindacale” che, pensando alla sfida con la Red Bull, sarebbe stato davvero poca cosa. Un team come quello fondato da Enzo Ferrari deve puntare al primato e, ormai è stucchevole ricordarlo, il successo manca dall’ormai lontanissimo 2007 con Kimi Raikkonen. 16 anni. Un digiuno che rischia di diventare “maggiorenne” a breve.

Anzi, se la Red Bull continuerà su questa scia, è davvero complicato pensare che Max Verstappen possa interrompere il suo dominio assoluto. Per la scuderia del Cavallino Rampante, tuttavia, sarà fondamentale ripartire da zero. Cancellare in fretta il “buco nell’acqua” rappresentato dal progetto della SF-23 e tornare a produrre una monoposto competitiva. Sin dall’avvio, come accaduto nel 2022, ma con l’idea ben chiara in mente di come svilupparla. Un obiettivo che a Maranello non si realizza ormai da tempo immemore.

La parte conclusiva di questo anno ha visto qualche spunto positivo, ma non è ancora abbastanza. A livello di vettura i dettagli da migliorare sono ben chiari ed evidenti e si riassumono con: prestazioni in gara. Sul giro secco in qualifica la monoposto tinta di rosso se la gioca quasi alla pari con la Red Bull (grazie anche ad un Charles Leclerc che nel time attack è sensazionale), ma quando i giri aumentano il consumo gomme diventa davvero un calvario per i due piloti. Se con le gomme soft e medie la Ferrari si difende, quando arriva la mescola più dura il gap con i rivali si amplia in maniera preoccupante. Una costante che non ha mai visto miglioramenti dal Bahrein a Yas Marina. 22 gare dopo. A 8 mesi di distanza.

La stagione 2024 si aprirà con una Red Bull in fuga, come accade ormai da due anni, e tanti team alle sue spalle pronti a battagliare per farsi luce. La Ferrari sa che si giocherà tantissimo. Arriverà la prima macchina pensata e realizzata al 100% dal team di lavoro capeggiato da Frederic Vasseur, dato che il team principal francese ha esordito a Maranello solamente nei primi mesi di gennaio 2023. I suoi sorrisi delle ultime settimane dovranno essere confermati anche in pista.

Max Verstappen sembra un avversario senza limiti né difetti. La Rossa dovrà provare uno sforzo immenso per raggiungere il livello suo e della nuova arrivata RB20. Da li in poi saranno 24 weekend da vivere sul filo del rasoio e della perfezione. Intanto la scuderia emiliana saluta Abu Dhabi con la voglia di lasciarsi alle spalle un 2023 davvero complicato. La nuova stagione è a meno di 100 giorni. Un sospiro nel mondo della Formula Uno…

Foto: LPS Florent Gooden

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