Seguici su

Formula 1

F1, George Russell: “Dobbiamo difendere il secondo posto nei costruttori dalla Ferrari. Sul mio 2023…”

Pubblicato

il

George Russell

Si apre ufficialmente il weekend conclusivo della stagione. Per l’occasione George Russell si è dimostrato carico e determinato nella conferenza stampa in vista del fine settimana del Gran Premio di Abu Dhabi, ventiduesimo e ultimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023. Il pilota inglese, sfortunato protagonista a Las Vegas, vuole chiudere in bellezza un campionato non semplice.

Dopo una annata con diversi alti e bassi, nella quale spesso ha dovuto vedere la targa di avversari e compagno di scuderia, il vincitore del Gran Premio di San Paolo 2022 (ultima affermazione per il team di Brackley) proverà a dire la sua sul tracciato di Yas Marina che, storicamente ha sempre visto una Mercedes competitiva e, quantomeno sulla carta, potrebbe essere così anche in questa edizione.

Il classe 1998 inizia da un punto di partenza importante per il suo weekend sul Golfo Persico: “Sappiamo che dobbiamo difendere il secondo posto nella classifica costruttori dall’attacco della Ferrari. Siamo entusiasti per quello che vivremo in pista. Loro sono ovviamente carichi dopo il weekend di Las Vegas, ma noi dobbiamo essere più veloci. Sicuramente Leclerc e Sainz saranno competitivi, specie in qualifica, aspetto sul quale hanno sempre avuto un margine su di noi, ma noi proveremo a emergere domenica. Previsioni? Come sempre impossibili, dato che le sorprese, gara per gara, non sono mai mancate in questo anno”. 

Ultima battuta sul bilancio personale. Rispetto al 2022, si può confermare un passo indietro? “La stagione è stata molto strana. Alcune volte abbiamo avuto tanta velocità, ma non abbiamo centrato i risultati che volevamo, per diversi motivi. Io arrivavo da una annata positiva sempre nella top5 e pensavo di poter ripartire da quel punto, aggiungendo esperienza e solidità. Invece, sin da subito, ci siamo trovati a rincorrere. Senza contare le Red Bull, prima c’è stata l’Aston Martin, ora la McLaren…”. 

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità