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F1, GP Las Vegas 2023. Max Verstappen davanti alla trappola urbana. La Ferrari sogna di replicare Singapore

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Max Verstappen

La Formula Uno è prossima a vivere “l’evento del 2023”, inteso come la gara più attesa dell’anno, almeno dal punto di vista scenico. L’imminente weekend vedrà i bolidi del Circus sfrecciare per le strade di Las Vegas, dove si disputerà l’omonimo, pubblicizzatissimo, Gran Premio, voluto fortemente proprio da Liberty Media per americanizzare viepiù la massima categoria automobilistica.

Difatti si correrà in notturna, nel pieno stile della città edificata ai margini del deserto del Mojave, dinamica che avrà un singolare rinculo alle nostre latitudini. Ci sono 9 ore di differenza fra il Nevada e l’Italia. Dunque, la gara scatterà al sabato sera in loco, ma sarà già domenica mattina in Europa! Per chi vive nel Vecchio Continente, il GP di Las Vegas sarà l’equivalente di una competizione situata in Estremo Oriente!

Messa in chiaro questa situazione, a scanso di equivoci, veniamo all’aspetto agonistico. C’è ben poco ancora in ballo, se non la possibilità di vedere Max Verstappen coronare in maniera sensazionale una stagione verosimilmente irripetibile. Già aritmeticamente battuto il record di maggior numero di GP vinti sul piano percentuale stabilito da Alberto Ascari nel 1952, l’olandese mira a offuscare il dominio totale espresso da Jim Clark nel 1963 in termini di km e giri percorsi in testa.

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Las Vegas potrebbe però rappresentare un’insidiosa trappola. L’olandese quest’anno ha patito tre sconfitte, tutte in tracciati urbani (Jeddah, Baku e Singapore), categoria alla quale si ascrive anche lo Strip Circuit del Nevada. “Non c’è due senza tre” recita un adagio popolare, al quale c’è chi attacca “e il quattro vien da sé”. È proprio quanto spera la Ferrari, trionfatrice a Marina Bay due mesi orsono.

Sulla carta, Las Vegas dovrebbe dire bene alla SF-23. D’altronde è una pista composta pressoché esclusivamente da rettilinei e curve secche, connotati nei quali la strana Rossa del 2023 eccelle. Tutto però dipenderà da come la Red Bull si adatterà alle strade di ‘Sin City’. Se dovesse andare in crisi, come accaduto a Singapore, allora “liberi tutti” e la Scuderia di Maranello diventerebbe la favorita per il successo. Viceversa, ci si rimette nelle mani del fato ed eventualmente allo stomaco di Verstappen, ma l’ipotesi di vederlo sazio si direbbe poco probabile.

Foto: La Presse

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