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Formula 1
F1, GP Las Vegas 2023: numeri, statistiche, curiosità. Le gare anni ’80 furono decisive per il titolo!
Sabato 18 novembre (del Nevada, già domenica 19 in Europa) la Formula Uno manderà in scena l’attesissimo Gran Premio di Las Vegas. “Attesissimo” perché se ne parla ormai da anni. Non tanto per l’aspetto sportivo, bensì per il contesto nel quale si gareggerà e per lo show promesso dagli organizzatori. L’appuntamento segna il ritorno del Circus nella“Capitale mondiale dell’intrattenimento”, dove si sono già corsi 2 GP agli inizi degli anni ’80.
Cionondimeno, la gara del 2023 non avrà nulla a che vedere con quelle del 1981 e 1982, famigerate per essersi disputate letteralmente nel parcheggio del Caesars Palace. Non a caso, l’evento aveva il nome di “Gran Premio del Caesars Palace”, in onore del rinomato hotel/casinò. Nei prossimi giorni, invece, le monoposto affronteranno una pista completamente diversa, ricavata lungo le strade della Città.
Nonostante il contesto anacronistico, i due GP disputati a Las Vegas quattro decenni orsono sono comunque entrati nella storia. Entrambi hanno difatti incoronato il Campione del Mondo. Soprattutto il primo è stato al cardiopalma e rappresenta uno dei finali di stagione più emozionanti di sempre. Andiamo, pertanto, a rivivere le due competizioni.
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Nel 1981 la corsa per il titolo riguarda Carlos Reutemann (49 punti), Nelson Piquet (48) e Jaques Laffite (43). I sudamericani sono padroni del proprio destino, il francese deve invece sperare che qualche inconveniente rallenti o fermi i suoi avversari. Le qualifiche dicono benissimo all’argentino, poiché realizza la pole position, con il brasiliano quarto e il transalpino mestamente dodicesimo.
Alla partenza, però, le carte si rimescolano completamente e i contendenti per l’Iride si ritrovano in piena bagarre. Tutti, peraltro, soffrono per qualche ragione. Reutemann ha sbagliato ad assettare la sua monoposto e fatica a guidarla, Piquet è preda di forti dolori al collo, mentre Laffite deve fare i conti con l’usura accusata dagli pneumatici Michelin della sua Ligier, superiore a quella che caratterizza le Goodyear montate su Williams e Brabham.
Il GP viene dominato da Alan Jones, ma tutta l’attenzione è focalizzata sulla sfida per il titolo, che alfine va a Piquet. Il brasiliano, pur patendo tremendamente per le sue precarie condizioni fisiche, chiude 5° e racimola i due punti necessari a scavalcare un’impalpabile Reutemann (8°). Laffite comette l’errore strategico di provare a giungere al traguardo senza cambiare gomme, obiettivo infattibile quel giorno con le Michelin. Difatti le deve cambiare, ma lo fa tardivamente e la sua rimonta finale non lo porta oltre il 7° posto.
L’edizione 1982 è decisamente più lineare. La partita per il titolo riguarda Keke Rosberg (Williams) e John Watson (McLaren). Il britannico deve però giocoforza vincere, sperando che il finlandese non marchi punti. Il nordico, conscio di questa dinamica, imposta la gara sull’attendismo e sulla prudenza, senza prendersi alcun rischio. Chiude 5° e si laurea Campione, mentre l’inglese si piazza secondo alle spalle di Michele Alboreto, che a bordo della Tyrrell conquista la prima vittoria della sua carriera.
Foto: La Presse