Formula 1

F1, i precedenti della Ferrari ad Abu Dhabi. “Chimera”? “Bestia Nera”? Yas Marina è un incubo per il Cavallino Rampante!

Pubblicato

il

“La vita è cchiù strana de la m…” è una battuta pronunciata da Burt Young nella sua interpretazione del malavitoso Joe nel capolavoro di Sergio Leone “C’era una volta in America”. Ebbene, non gli si può dare torto. Perché nei pressi dell’autodromo di Yas Marina, dove domenica si chiuderà il Mondiale di Formula Uno 2023, è edificato il “Ferrari World”, il primo parco a tema progettato con temi connessi al Cavallino Rampante.

Eppure, il Gran Premio di Abu Dhabi è diventato in tutto e per tutto la ‘Bestia Nera’ della Scuderia di Maranello, che in questo contesto non solo non ha mai battuto chiodo, ma ha finanche perso la possibilità di vincere un titolo iridato apparentemente destinato a tingersi di Rosso. Sono diversi i GP in cui la struttura fondata dal Drake non ha mai trionfato. Tuttavia, bisogna sottolineare come parecchi di essi siano andati in scena un numero esiguo di volte o addirittura una tantum. Viceversa, negli Emirati Arabi Uniti, Ferrari è a quota 0 vittorie su 14 edizioni!

I migliori risultati del Cavallino Rampante nel GP di Abu Dhabi sono quattro secondi posti, conquistati da Fernando Alonso nel 2011 e nel 2012, a cui si sommano le piazze d’onore ottenute da Sebastian Vettel (2018) e Charles Leclerc (2022). Si contano poi anche cinque terzi posti, che portano il bottino totale a nove podi, senza peraltro che mai vi siano stati due ferraristi nella top-three nella stessa gara. Inoltre, non solo una creatura di Maranello è mai partita dalla pole position, ma non si è neppure mai issata in prima fila!

Calendario F1 2024, saranno 24 GP: torna la Cina e conferma per Imola e Monza

Insomma, una sofferenza continua testimoniata anche dal fatto che vedere una Ferrari in testa al GP di Abu Dhabi sia fatto rarissimo. Nel 2011 Alonso rimase al comando per tre giri, nel 2016 Vettel guidò la gara per otto tornate, nel 2022 Charles Leclerc lo fece per un passaggio. Peraltro, tutti e tre ereditarono la leadership dopo il pit-stop del battistrada, cedendola poi rapidamente. A conti fatti una Rossa non ha mai comandato di puro passo!

Infine non va dimenticato l’esito dell’edizione 2010, alla quale Alonso arrivò da leader del Mondiale con 8 punti di vantaggio su Mark Webber e 15 su Vettel. Nel momento in cui l’australiano anticipò la sosta ai box per cambiare pneumatici, la Ferrari decise di marcarlo a uomo per evitare l’undercut, richiamando anche lo spagnolo, che però tornò in pista alle spalle della Renault di Vitaly Petrov senza mai riuscire a superarlo. Il tedesco, invece, allungò il primo stint e vinse la gara, arpionando all’ultimo respiro il suo primo titolo iridato.

I NUMERI DELLA FERRARI NEL
GP DI ABU DHABI (14 EDIZIONI)

VITTORIE: 0
I migliori piazzamenti in gara sono i secondi posti di Fernando Alonso (2011, 2012), Sebastian Vettel (2018) e Charles Leclerc (2022).

POLE POSITION: 0
Le migliori prestazioni in qualifica sono i terzi posti firmati da Fernando Alonso (2010), Kimi Räikkönen (2015), Sebastian Vettel (2017, 2018) e Charles Leclerc (2022).

GIRI PIU’ VELOCI: 3
2 Sebastian Vettel (2016, 2018)
1 Fernando Alonso (2013)

PODI: 9
2011 Fernando Alonso (2°)
2012 Fernando Alonso (2°)
2015 Kimi Räikkönen (3°)
2016 Sebastian Vettel (3°)
2017 Sebastian Vettel (3°)
2018 Sebastian Vettel (2°)
2019 Charles Leclerc (3°)
2021 Carlos Sainz Jr. (3°)
2022 Charles Leclerc (2°)

I PRECEDENTI DEI PILOTI FERRARI A YAS MARINA

CHARLES LECLERC
2018 (SAUBER) – 7°
2019 (FERRARI) – 3°
2020 (FERRARI) – 13°
2021 (FERRARI) – 10°
2022 (FERRARI) – 2°

CARLOS SAINZ Jr.
2015 (TORO ROSSO) – 11°
2016 (TORO ROSSO) – Ritirato
2017 (RENAULT) – Ritirato
2018 (SAUBER) – 6°
2019 (MC LAREN) – 10°
2020 (MC LAREN) – 6°
2021 (FERRARI) – 3°
2022 (FERRARI) – 4°

Foto: LiveMedia/Florent Gooden/DPPI

Exit mobile version