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F1, pagelle GP Brasile 2023: Sainz saggio, Alonso un leone, Leclerc scalognato

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Max Verstappen ha vinto anche il Gran Premio di San Paolo, ventesimo e terzultimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023, dopo aver già fatto sua la Sprint di Race di ieri. Sul tracciato di Interlagos il portacolori del team Red Bull ha preceduto Lando Norris e Fernando Alonso, mentre Ferrari e Mercedes hanno nuovamente marcato visita. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della gara odierna. 

LE PAGELLE DEL GP DI SAN PAOLO

MAX VERSTAPPEN (Red Bull) 9: una gara che, come sempre, lo ha visto dominare in lungo ed in largo, senza la minima possibilità per i rivali di opporsi al suo strapotere. Parte in maniera impeccabile nelle due occasioni che si trova davanti ai semafori, quindi deve solamente condurre la sua RB19 al traguardo. Terrificante.

LANDO NORRIS (McLaren) 8: il vincitore della gara degli “umani”. L’inglese conferma di essere il secondo pilota del mondo e anche oggi chiude alle spalle del tre-volte campione del mondo. All’inizio prova addirittura ad insidiarlo, poi l’olandese lo stacca inesorabilmente. Lui fa tutto quello che è in suo potere per fare il massimo. Talento purissimo.

F1, Verstappen batte il record di Ascari e vince anche in Brasile. Sul podio Norris e Alonso, giornata nera per la Ferrari

FERNANDO ALONSO (Aston Martin): 8.5: chiude al terzo posto e mette a segno una prestazione eccezionale. Solidissimo, veloce e costante sin dal primo giro. Dopo mesi complicati, la vettura inglese resuscita al momento giusto. Nel finale il suo duello con Sergio Perez è meraviglioso tra sorpassi e contro-sorpassi e lo vince lui. Con sapienza e cattiveria.

SERGIO PEREZ (Red Bull) 6.5: il podio era alla sua portata e sarebbe stato davvero un risultato da minimo sindacale quando si guida un “missile” come la RB19. Risale diverse posizioni e punta il mirino su Fernando Alonso. Con una Red Bull, in teoria, dovrebbe vincere lui lo scontro ruota a ruota, sembra farcela al penultimo giro, ma “Nando” non è d’accordo.

LANCE STROLL (Aston Martin) 7: centra il suo miglior risultato stagionale con un quinto posto di spessore. Dopo essere sparito da ogni radar per mesi, il canadese sfrutta l’ottima qualifica di venerdì e capitalizza con una prestazione (finalmente) all’altezza della situazione.

CARLOS SAINZ (Ferrari) 6: un sesto posto che davvero non può soddisfarlo ma, quantomeno, permette alla Ferrari di recuperare punti nei confronti della Mercedes. Fa tutto bene, non dando mai la sensazione di avere una SF-23 prestazionale. Parte indietro ma chiude risalendo qualche posizione. Davvero il minimo sindacale.

CHARLES LECLERC (Ferrari) S.V.: un “botto” nel giro di ricognizione è qualcosa ai limiti della fantascienza. La sua monoposto lo tradisce per un problema idraulico e lui finisce a muro. Sfortunatissimo e non è una novità.

MERCEDES 4: la tanto decantata versione 2.0 della W14 si è poi dimostrata un buco nell’acqua. Gli aggiornamenti portati ad Austin che dovevano rivoluzionare la monoposto e proiettarla in direzione 2024 assomigliano a loro volta a un mezzo fallimento. Hamilton chiude ottavo, Russell si ritira. Davvero troppo poco.

Foto: LPS DPPI

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