Atletica
Filippo Tortu: “Non mi sono adattato a un cambio fisiologico del mio corpo. 4×100 per la riconferma”
Filippo Tortu si sta preparando per la prossima stagione, dopo essere stato protagonista della 4×100 che ai Mondiali ha conquistato la medaglia d’argento. Il brianzolo ha faticato a esprimersi al meglio sui 200 metri nell’ultima annata agonistica, ma ora il mirino è puntato su un 2024 che prevede Olimpiadi ed Europei. L’azzurro è stato ospite a Sprint2u, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Sto molto bene. La risposta a questa domanda è essenzialmente collegata a come mi sto allenando: se mi sto allenando, mi sento in forma e mi sento meglio in generale, sto bene. Ho iniziato la preparazione da due mesi, sono stati intensi e molto soddisfacenti“.
Il brianzolo si è soffermato sull’ultima annata agonistica: “La stagione è stata molto complicata per via di varie situazioni sviluppate durante gli allenamenti e in gara, non trovavo continuità e il giusto assetto quando correvo. Ho avuto più difficoltà rispetto alle altre stagioni, anche se ormai mi reputo un atleta con esperienza e non mi sono mai trovato in questa situazione. Non riuscivo a reagire dal punto di vista fisico, psicologicamente non c’erano problemi. Poi ci sono stati piccoli infortuni che l’hanno resa un po’ più divertente, non erano gravi. Facendo una media tra la gara individuale e la staffetta posso dire di portarmi a casa un 7: un 9 alla staffetta e 5 alla gara individuale, mi do 5 e non 4 solo perché ho fatto il minimo per le Olimpiadi che mi rende un po’ tranquillo in vista di questa stagione, non avrò l’obbligo di fare tante gare e così potrò concentrarmi su Europei e Olimpiadi. La stagione mi è servita per non commettere gli stessi errori, ora mi sento molto meglio e sono fiducioso.
L’azzurro ha poi proseguito: “Il 10 in staffetta lo do solo se vinciamo l’oro, con l’argento non ci riesco. Gli USA sono la squadra più forte di sempre, poi il fatto che non riescono a trovare una quadra con i cambi non gli permette di fare il record del mondo. Il problema sui 200 metri è che il mio fisico sta cambiando, ho raggiunto una certa età, non sono naturalmente vecchio, ma non sono più un ragazzino, mi sento un po’ meno elastico e mi sono trovato con un assetto diverso durante la corsa. Cambiando il fisico cambia anche come percepisci il modo di correre e trovandomi in un nuovo tipo di corsa non riuscivo a prendere le misure su come fare delle cose, quest’anno il problema per me era sul lanciato, che è il mio punto forte e se mi manca non riesco a ottenere grandi risultati. La differenza, per mie caratteristiche, posso farla solo lì e se viene meno quello il tempo ne risente. Non sono stato abbastanza pronto ad adattarmi a un cambio fisiologico del mio corpo“.
Il Campione Olimpico di staffetta ha parlato della partenza: “Negli anni scorsi abbiamo provato a portarci sul progresso, su quello che sta arrivando dalla scuola americana ossia tagliare i passi all’inizio per toccare subito terra, ma non è adatto alle mie caratteristiche, spreco troppo nei primi metri. Arrivavo a guadagnare pochi centesimi nei primi 30 metri, ma sprecavo troppe energie e faticavo sul lanciato. Preferisco partire come ho fatto negli anni passati, come facevano i giamaicani in stile Asafa Powell, anche se per mia sfortuna non così bene. La partenza deve mettermi nelle condizioni di correre un gran lanciato e gli ultimi 70 metri come so fare, è lì che posso fare la differenza tra una buona e una cattiva gara. In staffetta è diverso perché mi introduco al lanciato, partendo da in piedi è più semplice trovarsi sul lanciato e poi il lanciato di un 100 metri è diverso da quello di un 200“.
Filippo Tortu ha individuato gli eventi di riferimento della prossima stagione: “Nel 2024 non farò le gare indoor: se rientra bene nella preparazione farò un 60 metri, anche se ne dubito. A maggio ci saranno i Mondiali di staffetta, poi subito gli Europei e le Olimpiadi. In Europa, in questo momento, ci sono atleti più forti di me e non arrivo lì da favorito, non penso di essere il più forte, ma ho il sogno di vincere gli Europei e di vincere una medaglia importante in Italia: avrò l’occasione e dovrò essere bravo a sfruttarla, dovrò battere atleti come Hughes che hanno dimostrato di essere più bravi di me, ma non voglio partire battuto. Non metto la firma per arrivare secondo sui 200 metri“.
L’azzurro ha sempre strabiliato con l’ultima frazione in staffetta e si è soffermato proprio sugli obiettivi della 4×100: “Alle Olimpiadi andiamo a giocarcela, siamo consapevoli di essere più deboli, siamo consapevoli dei nostri mezzi, andiamo lì per vincere, anche se non ho dubbi che gli USA siano più forti. Arriviamo ai Mondiali di staffetta da Campioni, agli Europei arriviamo avendo corso il miglior tempo dell’ultima stagione tra le compagini europee, alle Olimpiadi arriviamo da Campioni in carica. Ci sarà tanta pressione, noi abbiamo aspettative elevate su noi stessi e andiamo lì per riconfermarci, non sarà semplice, ma uno deve partire con questa idea“.
Il brianzolo ha proseguito: “La chiave della staffetta è il gioco di squadra e il modo in cui la vivi. L’allenamento nei cambi e la condizione fisica di chi corre fa la differenza, ma lo spirito è fondamentale. Nel momento in cui c’è coesione e voglia di stare insieme, voglia di scherzare e di divertirci, voglia di raggiungere gli stessi obiettivi, allora la staffetta corre più veloce. Basta guardare il 2023: abbiamo avuto diverse difficoltà, non riuscivamo a fare il tempo per andare a fare i Mondiali, poi c’è stato un raduno con il clima disteso e a Grosseto abbiamo fatto un gran tempo”.
Il nostro portacolori è tornato proprio sull’infortunio rimediato a Grosseto: “Mi sono sentito libero di poter esultare, cosa che non faccio mai. Siccome avevo un problema al piede mi sono tolto le scarpe appena finito di correre, le avevo in mano ed ero talmente contento che le ho gettate per terra e mi è uscita la spalla. Mi ha causato un po’ di problemi, alcune cose non riesco ancora a farle e oggi ci devo dedicare del tempo per evitare che succeda di nuovo“. Di seguito la VIDEO intervista completa a Filippo Tortu.
VIDEO INTERVISTA FILIPPO TORTU
Foto: Colombo/FIDAL