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Golf: Ludvig Aberg, che spettacolo! RSM Classic 2023 suo, è già vicino ai primi 30 del mondo

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Quello che sta facendo Ludvig Aberg in questo anno da pro è di rilevanza enorme non solo per il golf svedese, ma mondiale. Arriva il suo primo trionfo sul circuito americano, con lo score di -29 (67 64 61 61) e soprattutto con un altro fenomenale -9 in grado di stroncare la concorrenza senza nessun apparente sforzo. In 14 eventi giocati da professionista, lo svedese ne ha già vinto uno sul DP World Tour e uno, questo, sul PGA Tour. Il premio è il numero 32 del mondo, ma ci si domanda se questo ventitreenne abbia un limite. Perché, per il momento, non ne mostra.

Seconda posizione, a ben quattro colpi di distanza, per il canadese Mackenzie Hughes, l’unico in grado di poter fare qualcosa di anche vagamente simile all’insidiarlo. Il podio lo completano i primi due USA del lotto, Tyler Duncan ed Eric Cole, a -22.

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-22 per il gruppo dei quinti, con l’altro canadese Adam Svensson e gli ulteriori americani Ben Kohles e Denny McCarthy a -19. Solo stelle e strisce tra gli ottavi: ci sono Taylor Montgomery, Ben Griffin (61 anche per lui), Austin Eckroat, Ryan More e Greyson Sigg.

E, come se non ci fosse solo Aberg ad agitare la giornata golfistica, nelle scorse ore di scossone ne è arrivato un altro: quello di Tiger Woods che giocherà l’Hero World Challenge. Sarà il suo ritorno dopo il Masters, in quello che è un evento sì non ufficiale del PGA Tour, ma comunque ambitissimo per la qualità del field.

Foto: LaPresse

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