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MotoGP
Il cammino di Pecco Bagnaia. Prima parte dominata, il grave incidente e i nervi saldi per la volata finale
Un’impresa straordinaria quella realizzata da Francesco Bagnaia: il pilota piemontese della Ducati ha vinto il secondo Mondiale di fila. Ancora una volta, come accaduto l’anno scorso, il titolo si è assegnato a Valencia: dopo aver avuto la meglio su Fabio Quartararo nel 2022, Pecco in questa stagione ha vinto la concorrenza di Jorge Martin.
Una stagione radicalmente diversa rispetto alla precedente, poiché nel 2022 Bagnaia dovette rimontare da uno svantaggio di ben 91 punti in classifica, mentre quest’anno è stato l’italiano a subire la rimonta di Martinator nella seconda parte della stagione. Andiamo a ripercorrere tutte le tappe di questa stagione del pilota azzurro.
Bagnaia è partito benissimo nella prima parte della stagione, vincendo Sprint Race e gara inaugurale a Portimao. Le cadute nelle gare domenicali in Argentina, ad Austin e a Le Mans non gli hanno permesso di prendere il largo, ma questi errori sono stati compensati da un rendimento costante nelle Sprint Race e vincendo a Jerez, al Mugello e ad Assen.
Un rendimento che faceva presagire a un titolo relativamente comodo per Bagnaia, ma un punto di svolta della stagione è arrivato dopo l’incidente in Catalogna: a Barcellona poteva finire la stagione di Pecco per la gravità della caduta, ma come un leone l’italiano è riuscito a tornare in pista già a Misano. La sua resa è scesa, mentre è cresciuta quella di Martin, che con le doppiette di Barcellona e di Motegi e la vittoria nel GP di San Marino si è riportato vicino.
L’inerzia sembra pendere tutta dalla parte di Martin che piazza anche il sorpasso in classifica dopo la Sprint Race in India, ma ecco che nella gara a Buriram tutto di colpo si ribalta: lo spagnolo, che stava dominando, rischia troppo, esagera e cade, con Bagnaia che si riporta in testa al Mondiale. Un vantaggio che rimarrà sempre esiguo, ma mantenuto fino alla fine del campionato, con la spallata decisiva domenica scorsa in gara a Lusail, con l’errore nella scelta delle gomme dello spagnolo. Una dimostrazione di forza e di freddezza, una dimostrazione di essere diventato realmente una leggenda e un campione del Motorsport.
Foto: Lapresse