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Iliass Aouani 7° alla Maratona di New York: “Crampi nel finale, potevo fare top-5: avevo il cambio di ritmo”

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Iliass Aouani

Iliass Aouani si è distinto alla Maratona di New York e ha tagliato il traguardo in settima posizione. Il primatista nazionale, che poche settimane fa ha cambiato allenatore e che ha faticato a esprimersi al meglio nel corso di questa stagione, ha ottenuto un buon risultato al suo debutto nella Grande Mela. Il milanese si è staccato nel primo tratto, poi ha cercato una gara di rimonta e ha concluso in settima posizione con il crono di 2h10:54 nella 42,195 km più prestigiosa, importante, famosa al mondo.

Iliass Aouani ha analizzato la propria prestazione attraverso i canali federali: “Soddisfatto per il piazzamento, molto contento se si considera che uscivo da un periodo complicato dopo l’infortunio però mi resta un po’ di voglia di riscatto per come è andata la gara. Ho cercato di avere pazienza, visto che contava la capacità di gestire le energie su questo percorso. All’inizio ho voluto spendere il meno possibile, per cominciare la vera maratona al trentesimo chilometro, e poi mi sono trovato a correre in un bel gruppetto”.

L’azzurro aveva come compagni di viaggio il belga già campione europeo Koen Naert, quinto in 2h10:25, e l’israeliano vicecampione del mondo Maru Teferi, sesto con 2h10:28. “Fino a quattro chilometri dall’arrivo mi sentivo pronto al cambio di ritmo per staccarli, ma ho avuto i crampi e mi sono dovuto fermare tre volte per fare stretching prima di ripartire. È quello che ha fatto la differenza tra il quinto e il settimo posto, ma comunque ho recuperato un paio di posizioni nei confronti di chi era andato in crisi”.

Il milanese ha poi concluso:Anche agli Europei di Monaco dell’anno scorso avevo avuto il problema dei crampi, in quel caso più intensi, e dovrò capire come risolverlo. Ma esco da questa gara con un bel risultato, buone sensazioni e tanta motivazione. Penso di correre un’altra maratona nei prossimi mesi, ancora da definire. C’è da guadagnarsi la qualificazione per le Olimpiadi”.

Foto: Grana/FIDAL

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