Senza categoria

Jannik Sinner porta l’Italia in finale di Coppa Davis: “Ci ho sempre creduto, Sonego mi ha aiutato”

Pubblicato

il

Jannik Sinner completa l’opera e ribalta una situazione disperata, annullando tre match point consecutivi a Novak Djokovic e sconfiggendolo in singolare 6-2 2-6 7-5, per poi regolarlo anche nel doppio decisivo grazie al contributo fondamentale di un partner estremamente affidabile come Lorenzo Sonego. L’Italia ha sconfitto dunque la Serbia per 2-1 (dopo il ko di Musetti nel primo match con Kecmanovic), raggiungendo l’Australia nella finale della Coppa Davis 2023 a Malaga.

Oggi è stata una giornata lunga e intensa. Musetti ha fatto un’ottima partita in singolare ma gli è scivolata via, poi ho provato a fare il mio massimo contro Novak e sono partito bene. Nel secondo set ha alzato l’asticella, mentre il terzo può andare un po’ ovunque. Alla fine ci ho sempre creduto“, le prime parole a caldo del fenomeno altoatesino ai microfoni di Sky Sport.

Eravamo ad un punto dall’eliminazione ma siamo ancora qua e domani abbiamo una possibilità per vincere la Coppa Davis. Comunque siamo tutti tranquilli, abbiamo fatto un ottimo doppio con tanta intensità. Per me non era semplice e Lorenzo mi ha aiutato molto a tenere l’energia alta. Penso che il team possa essere contento e adesso vediamo“, prosegue il n.4 al mondo.

LA LEGGENDA DEGLI UOMINI STRAORDINARI! Sinner-Sonego trafiggono Djokovic-Kecmanovic e portano l’Italia in finale di Coppa Davis!

Sul momento in cui ha dovuto fronteggiare i tre match point a favore di Djokovic:Le palle in quel momento erano ancora abbastanza nuove, perché le avevamo cambiate due game prima. Sapevo di poter ancora vincere il game, servendo bene. 0-40 sulla seconda ha sbagliato una palla ‘facile’, poi ho servito molto bene e questo ti dà l’energia per andare avanti. Tutta la squadra mi ha tenuto su e anche il tifo è stato importante per me e per noi. Il doppio alla fine era fondamentale oggi: lui ha servito molto bene, abbiamo fatto ottime mosse e siamo contenti“.

Foto: Lapresse

Exit mobile version