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Jannik Sinner, quanti record e numeri! Dieci top 5 battuti in carriera e un 2023 regale indoor

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Jannik Sinner

La storia del tennis italiano la sta scrivendo, anzi riscrivendo, Jannik Sinner. Che, in verità, sta decisamente mettendo insieme numeri rilevanti anche per quella mondiale. Del resto, da numero 4 al mondo con avvicinamento sempre più sostanzioso al numero 3, l’effetto è questo. Nondimeno, i numeri continuano ad aumentare e a dargli ragione: vediamo solo alcuni dei record che sta aggiornando il primo italiano a raggiungere non solo le semifinali, ma ora anche la finale alle ATP Finals.

Innanzitutto, quella contro Daniil Medvedev è la decima vittoria per lui contro un top 5. Mai, in passato, un italiano era arrivato a tanto: il massimo precedente era di Adriano Panatta con 9, poi ci sono Fabio Fognini e Corrado Barazzutti con 7. Si parla di Era Open, chiaramente, o meglio di era della classifica computerizzata, partita dal 1973. Questa statistica è stata rilevante anche nel tennis femminile italiano con Flavia Pennetta (16) e Francesca Schiavone (10).

Nessun azzurro prima di Sinner, inoltre, aveva battuto quattro top ten in fila: l’ha fatto proprio nel torneo più importante dopo gli Slam, quello che riunisce gli otto più forti della stagione. A livello di vittorie contro i top ten è a quota 21, di cui 12 solo quest’anno e 8 dall’ATP 500 di Pechino in poi.

FINALE! Jannik Sinner frantuma la resistenza di Medvedev e si giocherà il titolo alle ATP Finals!

Mai, chiaramente, un italiano si era ritrovato con tanti punti nel ranking ATP quanti i suoi: adesso sono prossimi a diventare 6490, con un potenziale ancora in essere di 6990. Quote con cui, va rimarcato, nella fase di totale ricambio chiamata 2022 si poteva essere al numero 2 o 1 al mondo. Un po’ a sottolineare il cambiamento dei tempi, ora più d’alta quota, ora più caotici.

L’Italia si gode il suo numero 1, alla vittoria numero 61 in questo 2023, un primato tricolore che verosimilmente, nel prossimo futuro, potrebbe scalfire solo lui stesso. Nella classifica del 2023 solo Medvedev, con 66, e Carlos Alcaraz, con 65 (finora, prima della seconda semifinale con il murciano impegnato) lo precedono. Il tutto al netto di 75 match giocati nell’anno, destinati ad aumentare di un’unità tanto domani quanto nel corso della prossima settimana con la Coppa Davis, o meglio il suo format attuale.

Sinner arriva alla finale delle ATP Finals ancora da imbattuto, e questo è dato noto. E succede a Medvedev nell’atto di giungere all’ultimo atto con tre incontri finiti al terzo set, com’era accaduto al russo nel 2021. Li vinse, in quel caso, nei gironi, anche se andò vicino a perdere proprio contro Jannik.

Le ultime note riguardano la sostanza del servizio di Sinner, che lo ha tenuto in 56 occasioni su 58 nel corso del torneo (break subiti solo sul 4-2 del terzo set contro Djokovic e sul 5-6 del secondo contro Rune). Del 61-14 come record vittorie-sconfitte precedentemente citato, isolando l’indoor si ottiene un 17-1. Quell’uno, ancora, è Medvedev a Rotterdam. E parliamo dello scorso febbraio. Ora è novembre e la situazione è quella che sta portando l’Italia tutta a rivolgere i suoi occhi sull’uomo venuto da San Candido. E che, dai lampi lanciati nel 2019, di strada ne ha fatta tanta.

Foto: LaPresse

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