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‘Maurizio racconta…’: alla scoperta degli sport in cui l’Italia non ha mai vinto
VOTO, BORSINO E MIGLIORI DELLA SETTIMANA DELL’ITALIA
Voto della settimana per l’Italia: 6
Borsino della settimana (chi sale e chi scende)
↓ Manuel Lombardo (judo) ↑ C. Guignard/M. Fabbri (patt.artistico)
↓ Scuderia Ferrari F1 ↑ Nazionale pallamano maschile
Atleta della settimana (uomo). Iliass Aouani (atletica): chiude al settimo posto la prestigiosissima Maratona di New York, con il tempo di 2:10:54. Inizialmente decimo, ha poi via via recuperato posizioni. E il rammarico per un piazzamento migliore aumentano, se non gli fossero venuti i crampi intorno al 35° km. E la terza top ten consecutiva di un azzurro nelle ultime tre edizioni della maratona. Il primatista italiano dei 42,195 km conferma che è in grado di fare grandi cose, anche dopo cambiamenti così repentini come il nuovo coach: poche settimane fa si è trasferito da Ferrara – dove era seguito da Massimo Magnani – a Siena, dove ora si allena alla corte di Giuseppe Giambrone.
Atleta della settimana (donna). Alice Bellandi (judo֪): agli Europei di Montpellier, riesce finalmente a superare la sua “bestia nera”(la tedesca Wagner) in semifinale. Ma poi, forse scarica mentalmente e con le energie al lumicino, si fa sorprendere in finale dall’altra tedesca Boehm. Per Alice un comunque brillantissimo argento continentale. In poche parole, per Parigi 2024 Bellandi solo deve avere paura di se stessa.
GLI SPORT IN CUI L’ITALIA NON HA MAI VINTO (PRIMA PUNTATA)
L’Italia da sempre è stata una nazione eclettica, sportivamente parlando. Ci sono però alcune discipline nelle quali mai abbiamo potuto sentire l’inno di Mameli sul primo gradino del podio. Entrando nello specifico, parleremo degli sport che formeranno parte del programma a Cinque Cerchi per Parigi 2024. Ci siamo posti questa domanda: in quali sport olimpici l’Italia non ha mai vinto ori né olimpici né mondiali né europei? E quali sono le prospettive future per vincerli? Attenzione, in questo caso parliamo di ori nelle categorie seniores e non competizioni giovanili. Ebbene, ecco la risposta: triathlon, pallamano, break dance, bmx (racing e freestyle), trampolino elastico, hockey prato, rugby a 7, badminton e skateboard (street e park).
In questa prima puntata parleremo delle prime quattro discipline della lista, la prossima settimana delle altre quattro.
Triathlon: forse la disciplina che ha più possibilità – a breve e medio termine – di rompere l’incantesimo. Nadia Cortassa ci andò vicina (due volte) ad un titolo europeo, ma rimase d’argento nel 2003 e 2008. Mai come in questa gestione attuale della FITRI, con il presidente Riccardo Giubilei in testa, si sta lavorando in maniera capillare su tutto il territorio, per mettere a disposizione dei migliori talenti tutte le strutture e conoscenze tecniche, affinché possano emergere a livello internazionale. Le quattro vittorie azzurre nel circuito di World Cup 2023 – tutte al femminile – sono un traguardo storico mai raggiunto in passato, e soprattutto si sta finalmente colmando un gap ‘storico’ che avevamo con il resto del mondo: quello della frazione di corsa finale. Sì, i tempi sono ormai maturi per salire sul gradino più alto del podio. Possibilità di titoli nel breve-medio termine: 70%
Pallamano: questa disciplina, considerata spesso la ‘pecora nera’ del nostro movimento sportivo, sinceramente non ha mai formato parte della nostra cultura ad eccezione di alcune regioni come il Trentino. Forse la spiegazione risiede che l’handball sia il più veloce sport di squadra con la palla e che venga privilegiato il dinamismo rispetto al tatticismo. Rare volte la pallamano è stata praticata nell’ora sportiva all’interno delle scuole nostrane, a differenza di altri Paesi europei come Germania o Spagna. A questo si aggiunge un Campionato di un livello e tasso tecnico minore rispetto ad altre leghe del Vecchio Continente. Nella storia della massima manifestazione iridata, la nostra nazionale figura solo una volta col 18° posto nel 1997, oltre a non esserci mai qualificati per un’Olimpiade. Nonostante tutto, il miracolo appena compiuto dalla nazionale del DT Trillini contro la Turchia nel primo play-off di qualificazione iridata, ci fa in ogni caso esclamare: “Mai dire mai”. Magari incominciando ad ottenere il pass per la fase finale di un Europeo o Mondiale. Il progetto del Campus Italia voluto dalla Federazione – 16 talenti tra i 16/17 anni che condividono un percorso formativo di 2 anni nel centro federale di Chieti – potrebbe rappresentare una scossa per il movimento. Le speranze sono sempre le ultime a morire. Possibilità di titoli nel breve-medio termine: 1%
Break Dance: questa giovane disciplina, che è stata riconfermata anche per Los Angeles 2028, fa parte della Federdanza da pochi anni. Verso la fine del 2022 è uscito il Bando di Concorso, che prevedeva l’assegnazione di due ruoli femminili nella break dance. Dunque, per la prima storica volta questo sport faceva parte dei Gruppi Sportivi delle Forze Armate, step importantissimo per avere atleti competitivi. Nomi come Antilai Sandrini e Alessandra Chillemi sono le pioniere in Italia – un po’ meno abbondante il settore maschile, invece -, ma siamo sicuri che il meglio stia per venire. Con il tempo dovremmo anche crearci uno stile proprio, in una disciplina di giurie, lavorando sugli elementi acrobatici che sono maggiormente considerati al momento di esprimere i punteggi. Possibilità di titoli nel breve-medio termine: 40%
BMX: il nuovo centro federale di Verona sta facendo la sua parte, e già i primi risultati del racing nelle categorie minori si sono visti, con acuti mondiali o europei dei vari Radaelli, Frizzarin e Cingolani. Per raggiungere exploit tra gli elite bisognerà avere un po’ più di pazienza, l’importante sarà promuovere la maggior quantità di atleti nei blocchi finali delle gare. A volte ci vuole anche un pizzico di fortuna: spesso i risultati vengono decisi da singoli episodi aleatori. Insomma, abbiamo un gruppo di atleti molto giovane e in continua crescita. Più complicato il discorso per il freestyle, vista la scarsa base di praticanti a livello nazionale. Qui manca una propria e vera scuola. Possibilità di titoli nel breve-medio termine: 50%
LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘MAURIZIO RACCONTA…’
Maurizio Contino
Foto: FIGH