MotoGP
MotoGP, chi sarà l’arbitro del Mondiale tra Bagnaia e Martin? Forse il meteo e le condizioni ambientali!
Sono 13 le lunghezze di differenza tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin nella classifica generale del Mondiale di MotoGP. Sono 111 i punti ancora sul piatto iridato, distribuiti fra i 6 eventi (equamente divisi tra Sprint e GP veri e propri) che andranno in scena tra Sepang, Lusail e Valencia. Tre contesti difformi gli uni dagli altri, quasi a voler proporre difficoltà sempre diverse alle quali adattarsi.
In Malesia ci si troverà a correre nel più classico degli scenari tropicali, come quelli già frequentati di recente a Mandalika e Buriram. Dunque un gran caldo umido, con la possibilità di assistere a repentini rovesci da un momento all’altro. L’ultima gara bagnata risale al 2017, ma nel 2022 un diluvio si abbatté sull’autodromo nella giornata di venerdì, stravolgendone il programma. Le criticità ambientali saranno comunque le medesime già trovate in parecchi appuntamenti nelle ultime settimane.
Non si può dire altrettanto per il Qatar, dove ci sarà un’incognita originale. In Medio Oriente si gareggerà di notte, sotto le luci artificiali. È una dinamica unica nel panorama del Motomondiale, che peraltro non l’affronta da tempo. I lavori di ampliamento delle infrastrutture dell’autodromo, resisi necessari per adeguarlo agli standard richiesti dalla F1, faranno sì che si torni a Lusail dopo un anno e otto mesi. I piloti dovranno riabituarsi alla situazione, inoltre confrontandosi con l’habitat del deserto e della sabbia perennemente portata sull’asfalto dal vento. Una circostanza affine nel 2023? Austin, che infatti è stata gara anomala.
Classifica Mondiale MotoGP 2023: Bagnaia mantiene 13 punti su Martin dopo la Thailandia
Infine ci sarà Valencia, che a meno di scherzi meteorologici, catapulterà all’improvviso i centauri in un contesto tardo autunnale, per non dire pre-invernale. Si annunciano, pertanto, temperature basse, con tutti gli annessi e connessi del caso legati agli pneumatici e alla risposta che potranno fornire. Sarà questa la sfida principale proposta dal tracciato di Cheste. Come se non bastasse, ci si potrebbe trovare in balia del maltempo. Non di carattere tropicale, bensì aderente a quello delle nostre latitudini.
Insomma, la volata finale tra Bagnaia e Martin è destinata ad attraversare località molto differenti, con tracciati completamente diversi e condizioni totalmente cangianti da una settimana all’altra. In natura non sopravvive il più forte, bensì chi si adatta meglio alle situazioni proposte dal milieu. Sarà così anche nella sfida tra Pecco e Martinator? L’impressione è che l’arbitro del Mondiale, più di un avversario, possa essere proprio l’ambiente.
Foto: La Presse