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MotoGP
MotoGP, cosa è successo a Bagnaia nella Sprint Race: crollo preoccupante nella seconda parte
“Metà della vita è fortuna, James”. “E l’altra metà?”. “Destino”. Questo scambio di battute tra Sean Bean e Pierce Brosnan nelle fasi iniziali del film “007, Goldeneye” potrebbe essere tranquillamente applicato all’odierna Sprint della Malesia. Non sapremo mai se l’inconveniente di cui è stato vittima Francesco Bagnaia durante la gara dimezzata abbia condizionato in negativo la sua performance.
Il piemontese, partito bene dalla pole position, ha menato le danze per diversi giri. Dopodiché è improvvisamente crollato, proprio in concomitanza del sorpasso patito da Alex Marquez. Pecco si è disunito, consentendo anche al rivale per il titolo Jorge Martin di infilarlo. Dopodiché un detrito si è incastrato sull’ala anteriore destra del suo cupolino, dando indubbiamente fastidio al Campione del Mondo 2022 nella guida della sua Ducati.
Quando l’ospite indesiderato sulla Desmosedici ha levato il disturbo, la situazione non è però cambiata. Bagnaia non è tornato al livello precedente, ma si è limitato a navigare verso il traguardo in terza piazza, provvidenzialmente “scortato” dal compagno di squadra Enea Bastianini, che lo ha protetto dai potenziali attacchi delle Ktm. Gli spagnoli, viceversa, sono volati via. Nelle dichiarazioni post-Sprint Pecco non ha cercato scuse, dunque si deve partire dal presupposto che l’improvviso calo di performance non sia dipeso dall’imprevisto. Ha semplicemente parlato di “cattive sensazioni”.
Cosa sia successo davvero è impossibile saperlo. Sarà compito del pilota e dei suoi ingegneri determinarlo. Di certo c’è che la Sprint del piemontese ha assunto connotati opposti rispetto alle abitudini. Forse ha sforzato troppo gli pneumatici all’avvio nel tentativo di emulare la strategia di Jorge Martin? Difficile da credere, considerata l’esperienza di chi gareggia con il numero 1.
Il risultato è stato quello di cedere altri 2 punti all’iberico nella rincorsa al titolo iridato. Ci sarà molto da discutere nel box Ducati, in maniera tale da non vedere la medesima situazione ripetersi tra poco meno di ventiquattro ore. Peraltro, domani le dinamiche potrebbero essere totalmente differenti. Distanza doppia, moto più cariche di carburante nelle fasi iniziali e forse neppure stessa mescola di gomme. Un bene, senza ombra di dubbio, per chi oggi si è trovato a fronteggiare una difficoltà inattesa.
Foto: MotoGPpress.com