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MotoGP, Enea Bastianini sarà un fattore nella lotta per il Mondiale? Un possibile scudiero di extra-lusso per Bagnaia…

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Bagnaia Bastianini

Nella MotoGP odierna, i valori sono fin troppo fluidi. Le uniche certezze al vertice delle classifiche si chiamano Francesco Bagnaia e Jorge Martin, i quali non a caso si stanno giocando il Mondiale. Un sistema stellare binario attorno al quale orbitano tutti gli altri corpi celesti. A seconda dei momenti e dei contesti, alcuni sono più vicini ai due astri della stagione 2023 e brillano in maniera marcata. Altri, invece, sono più lontani e quasi non li si vede. Cionondimeno, con il susseguirsi degli eventi, le orbite fanno il loro corso e gli oggetti più visibili cambiano.

In Catalogna le Aprilia erano imprendibili. Chi le ha viste a Sepang? In Australia Johann Zarco e Fabio Di Giannantonio hanno corso da protagonisti. Dove sono finiti in Malesia? Un discorso simile può valere, all’incontrario, anche per Enea Bastianini e Alex Marquez. Soprattutto per il primo, sostanzialmente impalpabile lungo l’intera stagione, anche a causa di tutte le dinamiche di cui si è parlato nell’articolo monografico a lui dedicato nella giornata di ieri.

Questa premessa è stata fatta per spiegare come non vi sia alcuna garanzia di ritrovare Bestia a livelli d’eccellenza assoluta a Lusail piuttosto che a Valencia. Tuttavia, il riminese merita un credito superiore a tanti altri colleghi. Parla per lui il 2022 e il fatto di non aver praticamente mai neppure avuto la possibilità di esprimersi come avrebbe potuto nel 2023. Perchè il trionfo nella Penisola della Malacca potrebbe anche rappresentare un viatico propedeutico al bis iridato di Francesco Bagnaia?

MotoGP, Enea Bastianini risorge e scaccia le voci di un declassamento. Conferma per il 2024?

Innanzitutto Bastianini ha dimostrato di sapersi comportare da uomo squadra. Sabato, nella sprint, ha rinunciato a salire sul podio per regalare uno/due punti a Pecco. Un comportamento auspicabile, ma non certo scontato da parte di chi ha vissuto una stagione da incubo. Soprattutto, domenica Enea ha dominato in lungo e in largo, tornando al successo dopo più di un anno.

La vittoria, conquistata legittimamente e senza alcuna velatura di polemica (tra lui e il compagno di box si è infilato Alex Marquez), vale triplo. Primo perché da’ un senso al suo 2023. Secondo perché spazza via qualsiasi voce relativa a un suo “declassamento” in Pramac nel 2024 a favore di Jorge Martin. Terzo perché gli consente di mettersi il cuore in pace. Ha vinto un GP, ha testimoniato di non essersi perso, ma come la classe non sia acqua e possa tornare quello del 2022.

Dunque, con un’affermazione in saccoccia, potrà gareggiare a cuor leggero sia in Qatar che a Valencia, accettando di buon grado qualsiasi sacrificio dovesse essergli chiesto dalla squadra. Ha dimostrato quanto doveva dimostrare, a sé stesso e agli altri. L’obiettivo di vincere il Mondiale è rimandato al 2024. Ora il suo scopo può essere quello di aiutare chi di dovere a confermarsi.

Insomma, Bastianini potrebbe rivelarsi un preziosissimo alleato di Bagnaia. Uno scudiero di extra-lusso. Martin non dovrebbe godere del medesimo aiuto. Johann Zarco appare ormai in pista per puro onor di firma. Ciò che doveva fare lo ha fatto a Phillip Island ed è in uscita da Pramac. Chissà, sarà questa la variabile impazzita in grado di condizionare le fasi finali dell’Iride per il 2023?

Foto: LPS

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