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MotoGP, GP Qatar 2023. Bagnaia e Martin pronti alla Battle Royale di Lusail, pista dove le bagarre non mancano mai
Il Gran Premio del Qatar, penultimo atto del Mondiale di MotoGP, è alle porte. Il ring su cui andrà in scena il XIX round del match iridato fra Francesco Bagnaia e Jorge Martin è l’autodromo di Lusail. Si correrà, dunque, con la luce artificiale, in quanto la pista mediorientale è l’unica dove si gareggia dopo il tramonto.
Non avrà vie di mezzo, nella notte del deserto qatariota. O sarà decisiva per l’assegnazione del titolo, magari de facto ma non de jure, oppure incaricherà il circuito Ricardo Tormo di essere il giudice unico e inappellabile della vertenza tra Pecco e Martinator, separati da 14 punti in classifica generale. La Malesia, dove si è corso pochi giorni fa, ha lasciato sostanzialmente inalterata la differenza aritmetica fra l’italiano e lo spagnolo, ancora ingaggiati in un testa a testa aperto a qualsiasi soluzione.
Viene da chiedersi se assisteremo al tanto reclamato corpo a corpo fra il piemontese e il castigliano. A Sepang si è vista una scaramuccia, nulla più. Prima della fine della stagione, osserveremo un feroce duello senza esclusione di colpi tra la Ducati rosso-nera e quella bianco-viola? Sarebbe il coronamento perfetto di una contesa incertissima e ancora in bilico. Attenzione, perché Lusail è una pista dove le battaglie non mancano mai.
Classifica Mondiale MotoGP 2023: Bagnaia rafforza la leadership, +14 su Martin
La storia ci insegna che in Qatar spesso e volentieri si arriva in volata, talvolta anche di gruppo. Quindi pochi millesimi potrebbero avere lo stesso peso specifico dell’osmio. Altissimo. Bagnaia e Martin sono sempre al vertice, ma qualcuno al loro livello lo trovano sempre. A Phillip Island sono stati Johann Zarco e Fabio Di Giannantonio, a Buriram Brad Binder, a Sepang Enea Bastianini e Alex Marquez.
Bisognerà dunque tenere d’occhio “gli intrusi”, che baderanno a fare la propria gara puntando al successo di giornata, eventualmente spostando (più o meno volontariamente) gli equilibri in favore dell’uno o dell’altro pretendente all’Iride. Quel “volontariamente” è riferito soprattutto a Bastianini, il quale potrebbe rappresentare il migliore alleato di Bagnaia.
I due hanno già fatto gioco di squadra nella Sprint di Sepang e il riminese approda in Medio Oriente ringalluzzito dal trionfo malese, dinamica che gli consente di mettersi a cuor leggero pienamente al servizio del Campione del Mondo in carica, conscio di non dover sacrificare alcunché. Dopotutto, la sua vittoria quest’anno è comunque riuscito ad artigliarla. Non resta che ammirare come evolverà il weekend qatariota.
Foto: MotoGPpress.com