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MotoGP
MotoGP, il venerdì di Francesco Bagnaia a Sepang. Buone risposte sul passo, qualche problema sul giro secco
A Sepang suona una sinfonia molto simile a quella udita in tutti i weekend asiatici. Jorge Martin parte in maniera più incisiva di quanto non faccia Francesco Bagnaia. Si parla però di “sinfonia simile” perché, per una volta, lo spagnolo non comanda la tabella dei tempi. Tale onore spetta, almeno nel venerdì malese, al connazionale Alex Marquez, apparso estremamente a proprio agio nell’autodromo edificato alle porte dell’area urbana di Kuala Lumpur.
Secondo crono per il venticinquenne madrileno, comunque. Con quattro decimi di vantaggio sul ventiseienne piemontese, per quello che può contare nella giornata odierna. Poco, per non dire nulla. Quanto visto oggigiorno può al massimo indicare una tendenza, che sulla carta non si discosta da quella iniziale espressa da tutti i fine settimana di gara andati in scena dall’India alla Thailandia.
Come d’abitudine, Pecco ha lavorato sul passo, allo scopo di avere la propria Ducati assettata nel miglior modo possibile per Sprint e Gran Premio. Il Campione del Mondo 2022 si è totalmente disinteressato della ricerca della prestazione pura nella sessione di prove libere mattutina, dando l’impressione di limitarsi al minimo indispensabile per accedere al Q2 nel turno qualificante alla fase cruciale delle qualifiche. Missione compiuta.
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Insomma, “Niente di nuovo sul fronte occidentale”. Per Bagnaia latita il picco della performance, ma non è una novità. Oggi, peraltro, non serviva e non aveva alcun senso cercarlo. Saranno le prove libere di domani quelle fondamentali nell’ottica del set-up in vista delle qualifiche, il cui esito potrebbe recitare un ruolo essenziale per i connotati di Sprint e Gran Premio. Il ritmo per fare bene sulla distanza c’è, non resta che assicurarsi una buona posizione di partenza.
Foto: La Presse