MotoGP
MotoGP, Jorge Martin analizza i suoi test di Valencia: “La moto è più potente ma non so se sia migliorata. Su Marquez…”
Jorge Martín chiude il suo 2023 salutando Valencia con poca voglia di sorridere. Il portacolori del team Ducati Pramac, infatti, domenica ha visto svanire i suoi sogni di titolo iridato (andato per la seconda volta consecutiva a Francesco Bagnaia) e nel test in configurazione 2024 di ieri, non ha propriamente brillato, chiudendo in 15a posizione a 9 decimi da Maverick Vinales e non registrando passi in avanti notevoli.
Una giornata, quella sul tracciato intitolato a Ricardo Tormo, che aveva preso il via per Martinator con un gesto particolare, ovvero lo scambio di caschi con Marc Marquez. Un segnale giunto dopo la rovinosa caduta di domenica, che aveva posto fine alla gara di entrambi. “Ero davvero entusiasta di avere un casco Marc. Penso che sia uno dei più grandi piloti della storia, è stato molto bello scambiare i nostri caschi, sia con lui sia con Dani Pedrosa”. (Fonte: Marca).
Il pilota spagnolo passa poi ad analizzare quanto avvenuto nei test disputati ieri: “È stata una giornata complicata, nella prima caduta avevo le gomme più dure del previsto, mi sentivo bene ma ho avuto un problema dopo l’uscita dai box. Mi ha fatto arrabbiare perdere la fiducia che avevo costruito nel finale di stagione. Ad ogni modo non ho mai provato il time attack e il tempo non mi interessava troppo”.
L’esordio della GP24 come si può valutare? Le prime sensazioni non sembrano idilliache: “È stato difficile capire la nuova moto, le sensazioni sono state un po’ strane, qualcosa non funzionava con l’elettronica. Ho notato più potenza, certo, ma non ho capito se nel complesso siamo migliorati. Più potenza ti dà maggiore velocità sul dritto, ma non vuoi certo cambiare il tuo stile di guida per questo motivo”.
Il più atteso della giornata di ieri era, ovviamente, Marc Marquez. Per Jorge Martin i primi spunti si sono già notati: “È andato fortissimo, non ha impressionato nessuno perché tutti ce lo aspettavamo già a questi livelli. Confrontando i dati sembra subito ad alto livello. Ho imparato alcune cose da questo test e spero di saperne di più. È una sfida per noi e una motivazione ulteriore poter competere con uno dei migliori della storia”.
Foto: LiveMedia/Alessio Marini