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MotoGP, non sarà “volata per il titolo”. A Valencia Bagnaia potrà permettersi di gestire Martin

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Francesco Bagnaia

Il Mondiale di MotoGP 2023 avrebbe potuto essere il terzo della storia ad assegnarsi in volata, nel senso che entrambi i contendenti per l’Iride avrebbero potuto presentarsi all’atto conclusivo della stagione padroni del proprio destino. Non sarà così, perché il GP di Qatar ha indirizzato il titolo verso Francesco Bagnaia, il quale giungerà  a Valencia con 21 lunghezze di margine su Jorge Martin.

Non è un vantaggio decisivo nell’epoca delle Sprint, ma certamente rassicurante. Per intenderci, alla luce di quanto visto in stagione, a Pecco sarà sufficiente non sbagliare o non incappare in imprevisti. Una Mission decisamente possible per chi sa come si conquistano gli iridi. Il secondo consecutivo nella classe regina è prenotato, non resta che presentarsi a ritirare l’ambito articolo.

Peccato, però, non giungere all’epilogo in un clima di incertezza totale. Di fatto, nel Motomondiale è capitato solo nel 1966, quando la partita riguardava Giacomo Agostini e Mike Hailwood. A Monza, il britannico avrebbe potuto ribaltare la situazione solo con le sue forze. Non accadde, perché si ritirò per la rottura di una valvola. Quando era in testa, però, e stava dunque minacciando seriamente il lombardo.

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De jure, un testa a testa finale lo si è avuto anche nel 1992. Non de facto, perché Mike Doohan era letteralmente zoppo dopo l’incidente di Assen, nel quale aveva rischiato l’amputazione di una gamba. Wayne Rainey non ebbe alcun problema a capovolgere le sorti iridate. L’australiano si è ampiamente rifatto nelle stagioni successive, mentre lo statunitense è incappato in una vicenda drammatica poco meno di un anno dopo.

Il 2023 avrebbe potuto fornire quell’atmosfera thrilling che troppo spesso manca dagli epiloghi della MotoGP. L’idea che l’ultima gara possa essere una sorta di “finale”, di “spareggio per il Mondiale”. Evidentemente non è una dinamica che appartiene alla categoria, abituata ad arrivare all’atto finale con le sentenze passate già in giudicato, oppure da valutare solo nella forma e non nella sostanza, come fa la cassazione. A Bagnaia sarà sufficiente fare tutto in maniera corretta, senza strafalcioni procedurali di sorta. Il resto, è già stato valutato.

Foto: La Presse

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