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NBA, i risultati della notte (8 novembre): Gallinari decisivo nel successo di Washington.

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È proseguita questa notte la stagione 2023/2024 di NBA. Dopo il giorno di stop per le elezioni governative e legislative statali in alcuni Paesi degli Stati Uniti, si sono disputate addirittura quattordici partite valide per la regular season e lo spettacolo non è di certo mancato. Andiamo a vedere tutto quello che è successo. 

Philadelphia batte Boston per 106-103 e si prende la vetta solitaria della Eastern Conference. Fondamentali per i 76ers i 27 punti e 10 rimbalzi di Joel Embiid, i 25 di Tyrese Maxey e i 17 punti e 9 rimbalzi di Tobias Harris, mentre ai Celtics non bastano i 29 di Kristaps Porzingis, i 19 di Derrick White e i 16 punti e 15 rimbalzi di Jayson Tatum.

Indiana gioca un ottimo quarto periodo (33-20) e sconfigge Utah per 134-118. Sugli scudi per i Pacers soprattutto Aaron Nesmith con i suoi 24 punti e Bennedict Mathurin e Myles Turner con i loro 22 punti, ma meritano una menzione anche Tyrese Haliburton e Jalen Smith: il primo mette a referto 16 punti, 13 assist e 6 rimbalzi, mentre il secondo conquista 16 punti e 11 rimbalzi. Inutili invece per i Jazz i 33 di Jordan Clarkson e i 24 punti e 9 rimbalzi di Lauri Markkanen, in una serata in cui Simone Fontecchio realizza 10 punti, 5 rimbalzi, un assist e una stoppata in 18 minuti di gioco.

Bene Washington, che sconfigge fuori casa Charlotte per 132-116 e ottiene il secondo successo stagionale, eguagliando proprio la squadra di Will Hardy. Decisivi per i Wizards i 33 punti e 9 rimbalzi di Kyle Kuzma e i 18 a testa di Delon Wright e uno straordinario Danilo Gallinari, con quest’ultimo che è anche autore di 4 assist e due rimbalzi in 19 minuti. Ininfluenti per gli Hornets i 34 di Lamelo Ball e i 18 di Gordon Hayward.

Dopo un primo quarto difficile (13-21), Brooklyn cambia ritmo nella sfida contro i Los Angeles Clippers e vince in rimonta per 100-93. Da segnalare per i Nets (ancora privi di Ben Simmons) la grande prova da 21 punti di Lonnie Walker IV, ma sono importanti anche i 14 punti di Cam Thomas. Per la compagine californiana non sono invece sufficienti i 24 punti e 7 rimbalzi di Paul George e 17 di Kawhi Leonard.

Bella vittoria per New York, che sconfigge in casa San Antonio con un netto 126-105 e porta il proprio record sul 4-4. A fine partita sono ben tre i giocatori dei Knicks con 23 o più punti, ovvero Jalen Brunson (25), RJ Barrett (24) e Julius Randle (23, oltre ai 16 rimbalzi). Importanti poi anche i 19 di Immanuel Quickley, mentre dall’altra parte non servono a nulla i 16 di Jeremy Sochan e i 14 a testa di Victor Wembanyama (per lui anche 9 rimbalzi) e Malaki Branham.

Oklahoma prende il largo nei primi due quarti in casa contro Cleveland e poi resiste fino al 128-120 finale. Sugli scudi in casa City Thunder un magnifico Shai Gilgeous-Alexander con addirittura 43 punti, 7 rimbalzi e 6 assist e Chet Holmgren e Jalen Williams con i loro 15 punti a ciascuno. Ai Cavaliers non bastano invece i 29 di Caris Lever, i 22 di Evan Mobley e i 20 di Donovan Mitchell.

Successo netto di Minnesota, che davanti al pubblico amico batte New Orleans per 122-101. Fondamentali per i Timberwolves i 26 punti e 8 assist di Anthony Edwards, i 23 di Karl-Anthony Towns e i 17 punti e 21 rimbalzi di Rudy Gobert. Inutili invece per i Pelicans (senza CJ McCollum e Zion Williamson) i 24 di Brandon Ingram.

Milwaukee supera Detroit a 1’12” dalla fine con un canestro da due di Damian Lillard e poi rimane avanti fino al 120-118 finale (da segnalare la tripla sbagliata da Cade Cunningham sulla sirena conclusiva). Al termine del match il top scorer in casa Bucks è proprio Lillard con 33 punti, ma anche Bobby Portis e Giannis Antetokounmpo meritano una menzione: il primo mette a referto 18 punti, mentre il greco realizza 15 punti, 9 assist e 5 rimbalzi, prima di venire espulso a inizio secondo tempo per un’esultanza interpretata come “taunting”, ovvero una provocazione non necessaria. Dall’altra parte sono ininfluenti i 33 di Cunningham e i 26 di Marcus Sasser.

Miami si impone in casa di Memphis per 108-102 e conquista la terza vittoria consecutiva. Decisivi per gli Heat i 30 punti e 11 rimbalzi i Bam Adebayo, i 17 punti, 11 rimbalzi e 9 assist di Kyle Lowry e i 15 di Jimmy Butler, mentre per i Grizzlies, alla loro settima sconfitta stagionale, non sono sufficienti i 28 di Jaren Jackson Jr.

Tutto facile per Houston, che vince tutti i quattro quarti contro i Los Angeles Lakers e chiude la partita con un perentorio 128-94. A fine incontro il miglior realizzatore in casa Rockets è Jalen Green con i suoi 28 punti, ma sono molto importanti anche i 19 di Alperen Sengun. Alla franchigia californiana (senza Anthony Davis) non bastano invece i 24 punti e 8 rimbalzi di Rui Hachimura, i 22 di D’Angelo Russell e i 18 di LeBron James.

Serve un overtime per decidere la sfida tra Chicago e Phoenix: a spuntarla alla fine sono i Suns (privi di Devin Booker), grazie a un layup di Jusuf Nurkic a 18” dal termine del primo tempo supplementare (da evidenziare che poi a 4” dalla conclusione DeMar DeRozan ha sbagliato il canestro del possibile sorpasso). Lo stesso Nurkic è, con 20 punti totali (oltre ai 17 rimbalzi), anche il terzo miglior realizzatore dei suoi dopo Grayson Allen, primo con 26 e Kevin Durant, secondo con 25 (oltre ai 9 assist e i 7 rimbalzi), in una serata in cui il rientrante Bradley Beal non brilla particolarmente (13 punti con 3-12 dal campo). Dall’altra parte non servono invece a niente i 26 di Nikola Vucevic e i 22 a testa di Zach LaVine e DeMar DeRozan (da segnalare che quest’ultimo ha segnato il canestro che ha permesso ai Bulls di andare all’overtime).

Successo abbastanza agile per Toronto, che sconfigge a sorpresa Dallas per 127-116 e ottiene il terzo successo nelle ultime quattro sfide. Sugli scudi per i Raptors soprattutto Pascal Siakam con una doppia doppia da 31 punti e 12 rimbalzi, OG Anunoby con 26 punti e Dennis Schroder con 18. Ininfluenti in casa Mavericks i 31 punti, 8 assist e 7 rimbalzi di Luka Doncic e i 22 di Kyrie Irving.

Dopo aver agganciato Portland a 8” dalla fine del quarto periodo con due liberi di Monk, Sacramento fa la differenza nella seconda parte dell’overtime e si impone per 121-118. Fondamentali per i Kings i 27 punti, 11 rimbalzi e 9 assist di Domantas Sabonis, i 23 punti e 10 assist di Malik Monk (autore anche degli ultimi due punti nel tempo supplementare) e i 17 di Kevin Huerter. Dall’altra parte non sono invece abbastanza per i Trail Blazers i 38 punti e 9 rimbalzi di uno scatenato Jerami Grant e i 18 a testa di DeAndre Ayton (per lui anche 10 rimbalzi), Shaedon Sharpe e Skylar Mays.

Denver gioca una grande quarta frazione (32-27) contro Golden State e si impone in casa per 108-105, ottenendo l’ottava vittoria stagionale in nove incontri. Come sempre, in assenza di Jamal Murray, l’uomo decisivo è Nikola Jokic con una doppia doppia pazzesca da 35 punti e 13 rimbalzi, ma in casa Nuggets sono importanti anche i 20 di Reggie Jackson e i 17 di Michael Porter Jr.. Per i Warriors (senza Draymond Green) non sono invece sufficienti i 23 di Steph Curry e i 15 di Klay Thompson.

I RISULTATI DELLA NOTTE

Philadelphia 76ers (6-1) – Boston Celtis (5-2) 106-103
Indiana Pacers (5-3) – Utah Jazz (2-7) 134-118
Charlotte Hornets (2-5) – Washington Wizards (2-5) 116-132
New York Knicks (4-4) – San Antonio Spurs (3-5) 126-105
Brooklyn Nets (4-4) – Los Angeles Clippers (3-4) 100-93
Oklahoma City Thunder (5-3) – Cleveland Cavaliers (3-5) 128-120
Minnesota Timberwolves (5-2) – New Orleans Pelicans (4-4) 122-101
Milwaukee Bucks (5-2) – Detroit Pistons (2-7) 120-118
Memphis Grizzlies (1-7) – Miami Heat (4-4) 102-108
Houston Rockets (4-3) – Los Angeles Lakers (3-5) 128-94
Chicago Bulls (3-6) – Phoenix Suns (4-4) 115-116 d1ts
Dallas Mavericks (6-2) – Toronto Raptors (4-4) 116-127
Sacramento Kings (3-4) – Portland Trail Blazers (3-5) 121-118 d1ts
Denver Nuggets (8-1) – Golden State Warriors (6-3) 108-105

Foto: LaPresse

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