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NextGen Finals 2023: confermato il regolamento assurdo. Dal deciding point ai 4 game: tutto quello che serve sapere
Sesta edizione per le Next Gen ATP Finals, che per la prima volta dal 2017 non si svolgeranno in Italia. Da Milano, infatti, ci si è spostati alla King Abdullah Sports City di Jeddah, in Arabia Saudita, con il Paese che sta cercando di accreditarsi sul piano sportivo e in particolare, ora, anche nel tennis.
Quest’anno, la novità che fa più rumore (non in positivo, va detto) è la mancanza totale di riscaldamento in campo: si comincerà subito dopo il lancio della moneta. Inoltre, verrà introdotto un nuovo orologio per la seconda di servizio; tra la prima e la seconda dovranno passare al massimo otto secondi.
Quanto al tempo tra un punto e l’altro, si scende da 25 a 15 secondi se si è verificato un ace, un doppio fallo o un servizio con la palla che non torna dall’altra parte. Non verrà nemmeno effettuato il cambio di campo dopo il primo game.
Per i tifosi, ci sarà uno scoreboard semplificato (non è dato però capire in che maniera); la sedia del giudice di sedia, inoltre, verrà tenuta più bassa per dare una mano agli spettatori. Rimarrà in uso la chiamata elettronica per tutte le palle.
I giocatori potranno indossare strumenti in grado di tracciare i loro dati biometrici e, più in generale, la prestazione. Ci sarà un utilizzo più estensivo degli insights e delle analisi interne al match, alcune delle quali saranno mostrate al pubblico attraverso gli schermi.
Ci sarà inoltre un nuovo evento, il Basecamp, fondamentalmente una specie di spin-off, che misurerà le qualità e la fisicità dei giocatori attraverso una serie di test. L’intenzione è, testualmente, quella di creare nuove vie per i tifosi per analizzare il gioco delle stelle nascenti.
Resta in piedi il sistema di punteggio al meglio dei cinque set con quattro game per ciascuno, tie-break sul 3 pari e No Ad (cioè niente vantaggi). I tifosi potranno muoversi liberamente, eccetto che per i posti dietro alla linea di fondo, e i cambi di campo dureranno 90 secondi invece di 120.
Foto: Francesco Panunzio / Shutterstock.com