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Nuoto, Gregorio Paltrinieri e super Alberto Razzetti staccano il biglietto per Parigi 2024. Ceccon in scioltezza

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Sono andate in archivio le finali del primo giorno degli Assoluti invernali 2023 di nuoto. Nell’impianto di Riccione una serata in cui gli atleti avevano in testa un duplice obiettivo. Una rassegna nazionale infatti che, oltre ai titoli interni al Bel Paese, andrà a definire la squadra che prenderà parte ai Mondiali di Doha (11-18 febbraio 2024) e offrirà la prima opportunità per staccare il biglietto olimpico.

Pronti, via e Gregorio Paltrinieri ha messo in chiaro il tutto. Il carpigiano aveva l’obiettivo di staccare il biglietto per le Olimpiadi di Parigi 2024 nei 1500 stile libero ed è stato centrato con il tempo di 14:41.38. La FIN aveva imposto un tempo-limite da 14:44.0 che Greg è stato in gradi migliorare sensibilmente, togliendosi il pensiero. A completare il podio sono stati Luca De Tullio (14:57.99) e Matteo Diodato (15:07.41). Nei 50 stile libero donne non sono arrivate qualificazioni mondiali e a Cinque Cerchi. Il titolo è andato a Chiara Tarantino (25.08) a precedere Sara Curtis (25.34) e Costanza Cocconcelli (25.39). Sesta la primatista italiana, Silvia Di Pietro, con il crono di 25.74.

Nei 200 dorso uomini Lorenzo Mora si è laureato campione italiano con il crono di 1:57.23, eguagliando al centesimo il proprio personale e togliendosi la soddisfazione di centrare il tempo per Doha (1:57.5 il crono richiesto dalla FIN). A completare il podio sono stati il primatista italiano della distanza, Matteo Restivo (1:58.20), e Christian Bacico (1:59.95). Da segnalare il quarto posto del classe 2007, Daniele Del Signore, in 1:59.97. Nella medesima specialità al femminile semplice vittoria del campionato per Erika Gaetani in 2:12.91, nella gara in cui era assente Margherita Panziera a causa di mali di stagione.

Nei 50 delfino il campione del mondo in carica, Thomas Ceccon, si è regalato il successo in 23.11, lui che ha già il pass per Doha in tasca. Una prestazione più che apprezzabile per il veneto, molto focalizzato per sui 100 dorso di domani, dove c’è da conquistare il pass olimpico. Sul podio troviamo Lorenzo Gargani (23.49) e Michele Lamberti (23.61).

Nei 200 delfino donne Alessia Polieri ha conquistato il successo in 2:09.69, battendo in un confronto emozionante Antonella Crispino (2:10.36), mentre sul terzo gradino del podio è salita Helena Musetti (2:11.71). Niente pass in questa prova. Stesso discorso nei 200 rana uomini dove Luca Pizzini si è imposto con il crono di 2:11.63, piegando Edoardo Giorgetti (2:12.29) e Alessandro Fusco (2:12.61).

Peccato per Francesca Fangio nella versione femminile delle quattro vasche della rana. Il passaggio di metà gara (1:09.52) chiamava un tempo da qualificazione ai Mondiali (2:23.9), purtroppo per l’atleta del Centro Sportivo Esercito un’ultima vasca da 37.96 è costata caro e sono mancati pochi decimi, considerando il 2:24.19 di chiusura. Titolo tricolore davanti a Francesca Zucca (2:27.65) e Lisa Angiolini (2:27.78), non al meglio della sua condizione per problemi fisici a precedere questi Assoluti.

Finale molto intensa quella dei 200 stile libero maschili, vinta da Matteo Ciampi in 1:47.74 a precedere il talentuoso Alessandro Ragaini (1:47.99) e Marco De Tullio (1:48.10). Tempi non entusiasmanti, specie se si vanno a valutare i riscontri di Filippo Megli (4° in 1:48.24), come Giovanni Caserta, e Stefano Di Cola (7° in 1:48.39). Ci sarà da lavorare in ottica 4×200 sl.

Nei 400 stile libero donne Simona Quadarella non ha dato la sensazione di stare così bene in acqua e il 4:07.23, sufficiente per la vittoria tricolore, ha rappresentato perfettamente il quadro. La romana non ricercava il tempo su questa distanza, cosa che invece sarà negli 800 e nei 1500 stile libero. In seconda e terza posizione hanno terminato le due sorelle Antonietta e Noemi Cesarano in 4:09.59 e 4:11.66.

In chiusura del day-1 è arrivato il secondo pass olimpico dopo Paltrinieri. E’ stato un superbo Alberto Razzetti a centrare il target, con il nuovo record italiano dei 200 misti. Il ligure ha sbriciolato il primato precedente (1:57.13) che gli apparteneva, diventando il primo azzurro ad abbattere il muro dell’1:57 (1:56.21). Settima prestazione europea all-time davanti a Christian Mantegazza (2:00.23) e ad Alessandro Tredici (2:00.98). Nella gara femminile, orfana di Sara Franceschi (infortunata), Anita Gastaldi si è presa lo scettro italiano in 2:12.60, precedendo Anna Pirovano (2:13.83) e Chiara Della Corte (2:14.97).

Foto: LaPresse

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