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Pattinaggio artistico, Grand Prix De France: l’undicesima sinfonia di Guignard-Fabbri, un 2° posto che non preoccupa per Conti-Macii

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Guignard-Fabbri

Va in archivio il Grand Prix De France, terzo appuntamento del circuito ISU Grand Prix 2023-2024 di pattinaggio artistico che ha visto l’Italia giocare, come da pronostico, un ruolo da protagonista. Sul ghiaccio di Angers infatti i nostri ragazzi hanno conquistato un primo e un secondo posto, portando così a quattro il numero dei podi conquistati fino a questo momento la rassegna itinerante.

Il risultato più altisonante è arrivato dai super veterani Charléne Guignard-Marco Fabbri, i quali hanno trovato la terza vittoria consecutiva nel circuito, nonché l’undicesimo piazzamento sul podio e il ventitreesimo complessivo in campo internazionale. Numeri esorbitanti, specie se pensati in rapporto anche all’età dei danzatori, i più anziani di tutto il movimento che però, gara dopo gara, riescono ancora a sorprendere e ad incantare.

Un impatto ottimo quello avuto dagli atleti di Barbara Fusar Poli, chiamati a rincorrere a distanza i veri diretti avversari, ovvero Madison Chock-Evan Bates e Piper Gilles-Paul Poirier. In tal senso il riscontro in termini di punteggio lascia ben sperare: il totale di 214.54, maturato grazie a due prove ben eseguite, risulta al momento il secondo score stagionale più alto dopo quello dei canadesi, i quali si sono davvero superati in occasione di Skate Canada sfiorando 220 (219.01).

Pattinaggio artistico, Adam Siao Him Fa vince il Grand Prix de France. Ilinin si inchina, Memola 11°

Sarà quindi da valutare il “secondo giro di valzer”, con Chock-Bates (soliti a salire di colpi strada facendo) indiziati speciali, per capire con quali basi i tre team si scontreranno (se tutto andrà per il verso giusto) per la prima volta in questa annata sportiva alle Finali di Pechino. Una cosa è certa: la sensazione è infatti che i nostri ragazzi quest’anno abbiano imbeccato i giusti programmi, confezionando una rhythm dance divertente e cogliendo nel segno con un libero, “La teoria del tutto“, che accentua al massimo le loro migliori caratteristiche tecniche e artistiche.

Passando alle coppie d’artistico Sara Conti-Niccolò Macii si sono attestati in seconda posizione, cedendo il passo ai canadesi Lia Pereira-Trennt Michaud, già apparsi in buono spolvero in occasione di Skate America, dove si sono accomodati dietro i tedeschi Hocke-Kunkel. Un risultato che non deve certamente preoccupare gli allievi di Barbara Luoni, artefici di tre errori di peso complessivi tra short e lungo, tutti arrivati negli elementi di salto.

Nello specifico i detentori del titolo continentale hanno atterrato con qualche patema di troppo il triplo rittberger lanciato del corto e il triplo salchow lanciato del lungo, perdendo poi punti con la realizzazione fallosa della sequenza in parallelo triplo toeloop/doppio axel (pianificata con un secondo doppio axel, non eseguito dopo la défaillance della dama). Se sommiamo le imprecisioni ad alcuni livelli 3 sparsi nei due layout e una valutazione non adeguata nelle components, appare evidente di quanto Sara e Niccolò abbiano tutto il margine per poter contenere in futuro i rivali nordamericani, in questo contesto praticamente perfetti fatta eccezione per la caduta nella sequenza triplo toeloop/doppio axel/doppio axel del libero.

A dimostrazione di questo basta vedere i numeri: Trennt-Michaud hanno infatti vinto con 194.67, punteggio inferiore a tre punti rispetto al totale più basso guadagnato dagli azzurri nella pre season (197.01 al Tayside Trophy). Già al Grand Prix di Espoo, siamo sicuri, vedremo una risposta sul campo da parte della coppia leader del movimento.

In chiave Italia, e soprattutto in chiave continentale, non può infine passare inosservata la grandissima impresa realizzata dal padrone di casa Adam Siao Him Fa che, dopo una prestazione maiuscola nel libero, ha regolato il superquadruplista Ilia Malinin diventando il primo pattinatore del vecchio continente a conquistare in una gara di prima fascia un riscontro oltre quota 300, precisamente 306.78. Un exploit definitivo che complica l’ipotetica rincorsa all’oro da parte dei pattinatori italiani agli Europei, adesso alle prese con vero e proprio fuoriclasse.

Foto: LaPresse

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