Seguici su

Tennis

Puppo celebra l’Italia: “Sinner l’uomo del destino, Sonego l’anima di questa Coppa Davis”

Pubblicato

il

Italia Coppa Davis

TennisMania, appuntamento condotto da Dario Puppo sul canale YouTube di OA Sport, il giornalista di Eurosport ha subito dopo la storica vittoria dell’Italia in Coppa Davis, giunta grazie al successo nella finale di Malaga contro l’Australia per 2-0.

La celebrazione di un momento storico: “È fatta. È arrivata questa Coppa Davis. Un po’ strana questa Coppa Davis vinta, nel senso che le emozioni di ieri non sono state raggiunte oggi, però poi bisognava vincerla. Sinner mi pare che sia chiaramente il ragazzo del destino. Io l’ho chiamato così nel celebrare questa Coppa Davis, che è la seconda, ancora fuori casa. Vittoria strana in qualche modo, ma è più colpa del format, non di altro. È una gioia fantastica per il movimento“.

La vittoria in finale contro l’Australia e un parallelo col passato: “Ce lo gusteremo col tempo, perché in fondo la prima Coppa Davis, come è stata narrata anche nel docufilm, ma anche come è stata raccontata, non è che sia stata un’invasione di pista o un Carnevale di Rio. Al ritorno di Pietrangeli, Panatta, Bertolucci e compagni sono atterrati in una pista lontana, non sono scesi dalla scaletta dell’aereo facendo vedere quello che ti veniva dato, perché l’Insalatiera è bella ingombrante, però la parte sopra è quella che tu alzi, l’Insalatiera appunto, e non sono scesi come si fa con i Campionati del Mondo di calcio o altre cose, non ci sono state feste di clacson a girare per l’Italia, anzi quanto è successo oggi è sembrato quasi scontato, inevitabile, dovuto persino, invece io penso che ci renderemo passo passo conto di quello che è stato fatto, è stato un successo costruito pezzo per pezzo, sia aggiungendo questi giocatori e poi è arrivato lui, Sinner, che con la sua grande calma, grande compostezza, col suo saper gestire tutte queste situazioni, che non sono affatto semplici alla sua età, a 22 anni, ha reso possibile questa impresa, questa vittoria, soprattutto veramente si svilupperà ancora di più l’importanza del successo con i tre match point contro, perché capiterà ancora che Djokovic e Sinner giocheranno contro e si andrà sempre lì a battere il tasto, come quando vai dal dentista e senti male. Per Djokovic sarà un dolore che un’anestesia, come dire, temporanea, non potrà placare, perché comunque una non vittoria per il proprio Paese a lui fa male“.

La sconfitta di Djokovic contro Sinner: “Mi dispiace il fatto che magari si sottolineino anche tanto gli aspetti quasi solo negativi di gioco, perché comunque non è riuscito a vincere Wimbledon in questa stagione, non è riuscito a vincere la Coppa Davis, ma se l’è giocata, cioè con tutto quello che ha vinto, ha perso 6-4 al quinto a Wimbledon, mi sembra giusto fare questo passaggio, ed ha perso per un punto, per un punto, la Coppa Davis, perché se andava in finale la vinceva la Serbia, la vinceva lui“.

Jannik Sinner mattatore assoluto: “Oggi, ripeto, la giornata di Davis era semplicemente mettere la firma. Scrivere la parola vincenti, vittoria. Ed è quello che è stato fatto. Oggi non ho commentato la Coppa Davis, però la commento a modo mio. Non faccio un servizio di cronaca per ovvi motivi, perché se uno utilizza come strumento i social credo che ci debba mettere del suo. Io non mi pongo il problema se devo o non devo farlo lo faccio così come mi viene. Poi può piacere o non piacere. Il centro di questa cosa non può che essere Jannik Sinner, per quello che é successo dopo Bologna, prima di Bologna, perché non va dimenticato, é sicuramente stata la più grande, come dire, ingenuità, non voglio dire editoriale, ma comunque é una beffa per chi scommette sul fatto che possa andare male qualcosa anche a uno sportivo e utilizzarlo come capro espiatorio o come massima colpa per quello che poteva essere un insuccesso, perché l’Italia dopo che ha perso contro il Canada le tre partite, soprattutto le due di singolare due set a zero, aveva praticamente, come dire, messo un piede fuori, almeno un piede fuori dalla Coppa Davis, e invece l’Italia l’ha vinta. E’ troppo facile salire e scendere dal carro, come si dice, o comunque passare da una versione all’altra dei fatti di interpretazione, facendo finta che non è successo niente. Sarebbe bello che si provasse ad andare più nel profondo delle cose, ma anche nel far capire come vengono sentite le cose“.

Gli azzurri vittoriosi a Malaga: “Io davvero credo che non solo la Coppa Davis, ma anche le altre vittorie o non vittorie comunque abbiano qualcosa da insegnare. E se riescono a farlo soprattutto attraverso le parole dei protagonisti e il modo di essere che scopriamo di volta in volta da parte di Jannik Sinner, ma anche degli altri ragazzi. Arnaldi, ripeto, per me è stata la partita del giorno. Bravo Jannik a far sembrare tutto facile, ha vinto facilmente con de Minaur, ma onestamente qua non si tratta di essere esperti nel capire che quel match con qualunque tipo di risultato non avrebbe avuto un impatto su chi vinceva la Coppa Davis tra Italia ed Australia, poteva succedere con il doppio ma non con quella partita perché non non ci sarà mai partita tra quei due giocatori a mio modo di vedere. Invece c’è stata partita tra Popyrin ed Arnaldi, che ha salvato otto palle break nel terzo set. Alcune in modo tecnicamente pregevole, quindi la cosa importante è che da questa situazione c’è chi magari non esce benissimo e dovrà trovare la maniera, come Musetti, di ritrovare dal punto di vista mentale l’approccio giusto a quello che fa, perché lui esprime il tennis in una maniera che tantissimi apprezzano. Però al tempo stesso c’è un’analisi che ne verrà fuori potenziato. Sicuramente lo stesso Sonego, che veramente è l’anima di questa Coppa Davis, ha annullato quei match point a Bologna, è la stessa cosa che dicevo prima. Questa Coppa Davis sarà decantata meglio ancora quando le carriere di alcuni di questi protagonisti saranno vicini alla fine o comunque saranno più compiuti, perché comunque Arnaldi e Jannik, che sono veramente giovani, classe 2001 tutte e due, 22 anni, possono fare ancora altre cose importanti, altre vittorie. Il racconto di questa Coppa Davis, che comunque ha offerto delle emozioni pazzesche nonostante un format che va aggiustato assolutamente, non si può vedere una finale senza la squadra di casa, o comunque che ci sia la maniera anche di far vivere in casa, alla nazione che magari vince“.

La prossima stagione di Jannik Sinner: “Jannik ha detto ‘Io voglio fare le Olimpiadi. Per me le Olimpiadi sono magari non la priorità, ma uno dei degli eventi più importanti della prossima stagione’, tant’è che pare voglia rinunciare ad alcuni eventi. Magari non andrà a difendere il titolo in Canada che ha vinto a Toronto. Non lo so, però queste sono parole di chi comunque ci tiene, al di là dei guadagni che un giocatore può avere, al di là della residenza, al di là di dove abita, dove scarica le tasse. Voglio dire, mi pare che sull’attaccamento alla maglia non ci sia più nessuna discussione. Ha vinto cinque partite su cinque, di cui tre in singolare e due in doppio“.

Una Coppa Davis che arriva ricordando il lavoro di tanti: “E’ giusto ricordare quelli che che prima hanno giocato in Coppa Davis, che comunque hanno tenuto vivo il ricordo del ’76 e anche la speranza di poterci arrivare una volta vicini come è stato con il gruppo di Bertolucci con Gaudenzi, Sanguinetti, Nargiso, e che io ho anche vissuto proprio facendo il mio lavoro nella finale di Milano del ’98. E quindi sì, come è giusto poi assolutamente ricordare Seppi e Fognini per quello che hanno fatto, e anche gli altri“.

IL VIDEO DELLA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA

https://www.youtube.com/watch?v=XRPbWLt5k68

Foto: LiveMedia/Andrea Rosito

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità