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Skeleton, Coppa del Mondo 2023-2024: il britannico Matt Weston vuole consacrarsi definitivamente
Venerdì 17 novembre il budello olimpico di Yanqing, in Cina, terrà a battesimo la XXXVIII edizione della Coppa del Mondo maschile di skeleton. La stagione 2023-2024 parte con tutti i riflettori puntati su un uomo. Il suo nome è Matt Weston, ovvio favorito per la conquista della Sfera di cristallo.
Fino a dodici mesi orsono, il britannico classe 1997 era caratterizzato da un rendimento altalenante. Una carriera costellata di luci intermittenti si è però improvvisamente stabilizzata sulla modalità “abbaglianti”. Impossibile non pensare che la differenza sia stata fatta dall’immenso Martins Dukurs. Affrontato per anni come avversario, il lettone è diventato “performance coach” dei sudditi di Sua Maestà subito dopo il ritiro, annunciato nell’estate 2022. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Weston, nel 2022-23, non ha conquistato la Coppa del Mondo solo a causa di uno sfortunato e incredibile svarione alla partenza della gara di Park City. Quell’episodio lo ha relegato al diciottesimo posto, tagliandolo fuori dalla rincorsa alla classifica generale. Non ci sono però dubbi sul fatto che il numero 1 del circuito sia lui. Lo testimoniano le 6 vittorie nelle 9 gare di primo livello disputate, fra le quali si annovera anche l’oro iridato.
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Bravo Christopher Grotheer ad approfittare al meglio del passaggio a vuoto dell’inglese. Il trentunenne tedesco sa farsi trovare pronto quando più conta, come testimoniato dai due titoli mondiali e da quello olimpico artigliati fra il 2020 e il 2022. Con la Sfera di cristallo 2023 ha chiuso il cerchio e può affrontare il proseguo della sua carriera con la serenità di chi sa di aver già colto tutte le occasioni presentatesi.
Non è però detto che sia lui l’avversario più prossimo a Weston. In tal senso va tenuto in grande considerazione il sudcoreano Jung Seung-gi, che per età (24 anni) e parabola agonistica appare dotato di ulteriori margini di crescita. Un progresso che, se dovesse concretizzarsi, gli permetterebbe di proporsi quale primo rivale di chi è assurto al ruolo di “atleta da battere”.
Il già citato ritiro di Dukurs e l’esclusione sine die dei russi hanno notevolmente ridotto la varietà geografica degli uomini che possono ambire ai traguardi più prestigiosi. Per trovare atleti di rango affine a quello di chi è già stato citato si deve restare per l’appunto in Gran Bretagna (Marcus Wyatt), Germania (Axel Jungk, Felix Keisinger) e Corea del Sud (Kim Ji-soo).
Guai a sottovalutare i cinesi, però. Saranno altalenanti, ma restano temibilissimi sulla gara secca. I vari Chen Wenhao, Yin Zheng e Yan Wengang sono tutti capaci di estemporanee fiammate. Discorso che vale anche per un altro inglese, il navigato Craig Thompson, e si spera per l’italiano Amedeo Bagnis, delle cui ambizioni e prospettive si parlerà con dovizia di particolari in un articolo monografico.
Foto: LaPresse