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Tennis, Novak Djokovic rivela: “Sarei molto sorpreso se Sinner non vincesse Slam e non diventasse n. 1”
Avere sempre motivazioni. Novak Djokovic non finisce mai di stupire e con l’arcinota classe si è preso il settimo titolo in carriera nelle ATP Finals. Al Pala Alpitour di Torino, il campione serbo ha regolato con un duplice 6-3 Jannik Sinner, facendo sfumare il sogno dell’italiano di conquistare davanti al pubblico di casa il successo. Una partita in cui si è vista la differenza tra i due tennisti, esaltata dalla giornata strepitosa del nativo di Belgrado e da quella non brillante dell’altoatesino.
Di questo e di altro Djokovic ha parlato in conferenza stampa. Il primo tema è stato quello legato agli ultimi due incontri giocati contro Carlos Alcaraz e appunto Sinner: “Sono i due migliori incontri che ho giocato in stagione. Le qualità di entrambi sono note a tutti, affrontare Jannik di fronte alla sua gente e il modo in cui ho finito la stagione è incredibile. Forse mentalmente non sono stato totalmente presente nel torneo, dopo che ho vinto contro Rune e ho raggiunto il n°1 del mondo diciamo che non ero sempre presente. Devo però ringraziare Sinner per avermi permesso di giocare la semifinale, contro di lui sono stato molto aggressivo e quella è stata la più grande differenza rispetto alla partita precedente“, ha sottolineato Nole.
Entrando nel dettaglio della Finale, il n.1 del ranking ha aggiunto: “Ho sentito fin dall’inizio che sia io che lui avevamo energie diverse rispetto alla partita di mercoledì, forse lui non è stato così libero e in fiducia rispetto alle altre quattro partite precedenti. Mi sono detto che dovevo essere io a comandare e a decidere il mio destino. È stato quello credo il cambiamento più importante, mi dispiace che lui abbia chiuso con il doppio fallo“.
Una fame di vittoria infinita quella del serbo, come confermato da queste affermazioni: “La mia motivazione è quella di vincere l’anno prossimo tutti e 4 gli Slam. Il mio corpo continua a supportarmi e ho un grande team alle mie spalle. Alla fine la gente ti vede giocare, ma non vede quello che fai per arrivare a quel punto ed essere al massimo dove vuoi esserlo. Vedremo se il mio 2024 sarà così fantastico, ma cercherò di mantenermi motivato per mantenere questo livello“.
Un programma che prevede anche la disputa delle Olimpiadi, tra gli obiettivi principali. Di sicuro, l’approccio di Nole sarà sempre lo stesso: “Voglio che chiunque mi affronti senta la pressione quando scende in campo contro di me e che sappia che avrà bisogno del suo miglior tennis per battermi. Più vinco e più questa aura cresce, per me è un’ottima cosa“.
A conclusione, una riflessione sull’altro finalista: “Sarei molto sorpreso se Jannik non vincesse Slam e non diventasse n.1, ciò che ho detto in campo sul suo conto lo penso davvero. Lui, Alcaraz e Rune saranno i nuovi big-3 se così volete chiamarli, credo che andrò avanti almeno fino a quando riuscirò a batterli. Il tennis italiano è in ottime mani, lui è molto professionale e ama il suo paese. È fantastico che ci sia un torneo così importante in un paese che ama il tennis così tanto. Non c’è solo Sinner, anche Berrettini ha raggiunto grandi risultati, prima di lui Fognini, c’è anche Musetti e molti altri talenti“.
Foto: LaPresse