Tennis
Tra poco Sinner-Medvedev. Puppo: “Il russo vuole punire Jannik con il passante”
Dario Puppo analizza la semifinale delle ATP Finals tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev
Siamo sempre più vicini ad un match che può segnare la storia del tennis italiano. Fra poche ore Jannik Sinner e Daniil Medvedev si sfideranno nella semifinale delle ATP Finals, con l’azzurro che mette nel mirino nell’ultimo anno. A sviscerare il tema ci pensa Dario Puppo nella sua consueta puntata di TennisMania.
“Credo che sarà ancora una volta una partita diversa dalle precedenti – afferma il commentatore di Eurosport – come successo nelle altre occasioni del 2023. Non bisogna farsi condizionare dai risultati del passato, le ultime due vittorie: il russo tenterà sicuramente di inventarsi qualcosa, facendo capire in conferenza stampa di essere pronto a punire le discese a rete con il passante“. Riferendosi alla tattica della partita, Puppo ‘intima’ all’azzurro di non utilizzare troppo lo schema serve and volley che tanto gli ha dato a Pechino: “In questa fase, la migliore della carriera, credo possa permettersi di impostare una gara più simile a quella di Vienna rispetto a Pechino. Puoi sorprendere Medvedev una volta, ma poi devi essere bravo a sorprenderlo nuovamente, non giocando serve and volley con frequenze errate contro un avversario che tendenzialmente ne sa più di te. Il russo avrà sicuramente dei piani alternativi grazie anche al suo tennis assai particolare“.
Il commentatore di Eurosport passa poi all’analisi dell’incontro, trovando la possibile chiave del match: “Penso che una delle chiavi del match per Jannik possa essere il dritto, colpo miglioratissimo, forse ancor di più del servizio. Il russo tende ad avere traiettorie molto tese, penetranti ad inizio dello scambio, l’azzurro avrà bisogno di un buon apporto da questo colpo per chiudere il punto con il lungolinea o dal centro del campo verso il rovescio: intuitivo che Sinner tenterà di aprirsi gli angoli con la diagonale di rovescio. Contro Medvedev non è mai facile l’uno-due, il vincente in uscita dal servizio, ma una superficie come quella di Torino può venirgli incontro“.
Puppo sciorina poi un paio di statistiche: “Il russo ha giocato molto meno, quattro ore e mezza rispetto alle poco più di sette di Sinner. Jannik è il secondo del gruppo verde per numero di vincenti, 94, ma con un differenziale di +18, mentre Medvedev ha molti meno vincenti, 51, ma anche molti meno errori. L’azzurro è tra i semifinalisti quello con una minore percentuale di prime in campo, 63%, contro il 65% di Medvedev, ma dipende anche dalla tipologia di partite giocate: vedremo se il numero 3 terrà basso il numero degli errori“.
Sinner rimane l’unico che può ambire all’intero montepremi delle Finals: “Potrebbe succedere, nel tentativo di vincere il torneo, che si trovi di dover vincere con tutti e tre i primi giocatori al mondo o di battere Djokovic due volte. Medvedev riuscì a battere i primi tre nel 2020, ma si tratta di un’edizione assai competitiva quest’anno. Un’impresa assai complicata, ma Jannik rimane per me il secondo favorito dopo Djokovic, inevitabile dopo una striscia di sedici vittorie nelle ultime diciassette partite ed un solo ko contro un giocatore pronto a essere protagonista come Shelton. I bookmakers danno favorito Nole dall’altra parte, ma il margine tra lui e Alcaraz è minore di quanto dicano gli scommettitori“.
TENNISMANIA CON DARIO PUPPO
Foto: LaPresse