Pallavolo
Volley, Mazzanti svela: “Egonu non voleva più lavorare con me. E il ruolo da riserva…”
Davide Mazzanti non è più l’allenatore della Nazionale Italiana di volley femminile: il suo rapporto con l’azzurro si è interrotto dopo sei stagioni, durante le quali ha condotto le proprie ragazze verso il trionfo agli Europei nel 2021 e in Nations League nel 2022, oltre alla conquista di due medaglie ai Mondiali (argento nel 2018 e bronzo nel 2022). Proprio durante l’ultima rassegna iridata si erano aperte delle crepe vistose in seno al gruppo, palesatesi in maniera importante in occasione della semifinale contro il Brasile e poi finite sotto la luce del sole al termine della finalina vinta contro gli USA a cui seguirono le fragorose dichiarazioni di Paola Egonu riguardanti la volontà di lasciare la Nazionale.
L’ultima stagione è stata estremamente deludente per quanto concerne i risultati (quarto posto agli Europei e mancata qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 attraverso il torneo di Lodz) e hanno fatto molto discutere alcune decisioni operate dall’ormai ex Commissario Tecnico: la scelta di lasciare a casa grandi veterane (Monica De Gennaro, Caterina Bosetti, Cristina Chirichella) aveva generato parecchio malcontento, poi impiegare Paola Egonu come riserva durante la rassegna continentale ha rappresentato un clamoroso autogol (salvo poi utilizzarla in emergenza durante la semifinale contro la Turchia).
Davide Mazzanti è tornato proprio a parlare del caso Egonu in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Dopo la semifinale dei Mondiali 2022 Paola mi ha ha detto che non avrebbe più voluto lavorare con me“. Il rapporto tra il CT e la giocatrice simbolo si era dunque rotto, ma la Federazione ha dato fiducia all’allenatore che ha spiegato cosa sia successo successivamente: “Prima dell’estate ho avuto un confronto con lei: si è scusata, siamo ripartiti dal collegiale di Firenze, ma in ritiro ha fatto fatica. Non riusciva a riposare e ciò a volte non le permetteva di iniziare o finire gli allenamenti“.
La decisione di fare partire l’opposto in panchina durante gli Europei sarebbe partita proprio da qui, Davide Mazzanti si sofferma su un aspetto importante: “Ci siamo confrontati col professor Vercelli, il nostro psicologo, e abbiamo individuato, d’intesa con la Federazione, due vie: escluderla dagli Europei o reinserirla con un percorso progressivo. Toglierle il posto da titolare doveva riaccenderle la voglia di tornare a essere leader“.
Il tentativo è stato però fallimentare e non è stato proseguito al preolimpico di Lodz, da cui Paola ha deciso di chiamarsi fuori: “Il percorso si è interrotto alla fine degli Europei. Non è stato proseguito al preolimpico perché Egonu agli Europei non riusciva più ad accettare questa situazione di iniziale riserva“. Si tratta ormai di passato, ora bisogna guardare al futuro: l’attaccante dovrebbe essere il punto di riferimento della Nazionale che verrà costruita dal nuovo CT Julio Velasco, il quale, in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, sarà chiamato a riparare le crepe apertesi nelle ultime due stagioni, a richiamare in squadra le veterane e cementare un sestetto che possa essere protagonista ai Giochi.
Foto: Lapresse