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America’s Cup, a Jeddah non stiamo vedendo le barche del 2024 né i prototipi: come funziona

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Siamo ormai entrati nel vivo della marcia di avvicinamento alla America’s Cup 2024, che andrà in scena nelle acque di Barcellona tra agosto e ottobre del prossimo anno. Team New Zealand difenderà la Vecchia Brocca alzata al cielo nell’inverno del 2021 battendo Luna Rossa nel match race finale di Auckland e attenderà nell’atto conclusivo chi riuscirà ad avere la meglio nella Louis Vuitton Cup, ovvero il torneo degli sfidanti a cui prenderanno parte proprio Luna Rossa, i britannici di Ineos Britannia, gli statunitensi di American Magic, gli svizzeri di Alinghi e i francesi di Orient Express.

Nelle acque spagnole si utilizzeranno gli AC75, ovvero le barche “volanti” che appoggiano sui foil e che sono in grado di andare oltre i 40 nodi di velocità. Si tratta dello stesso modello di imbarcazione ammirato anche nell’ultima edizione della competizione sportiva più antica al mondo. Attualmente si stanno disputando le regate preliminari a Jeddah (Arabia Saudita), secondo atto di preparazione in vista della Coppa America dopo l’evento di apertura disputato a metà settembre a Vilanova I La Geltrù (Spagna). In questa occasione, però, non si stanno impiegando gli AC75.

Gli equipaggi stanno adottando gli AC40, ovvero le barche “in miniatura” one design. Si tratta di scafi identici tra loro, realizzati da New Zealand e acquistati dalle altre compagini partecipanti. Luna Rossa ha lavorato molto poco con questo mezzo e a Cagliari si è concentrata tantissimo sull’utilizzo di un prototipo realizzato internamente e che serve per raccogliere dati utili per la realizzazione proprio dell’AC75 con cui affrontare la Coppa America. Gli AC40 saranno in acqua per l’ultima volta proprio a Jeddah, poi il prossimo anno si regaterà con gli AC75 nell’ultima regata preliminare di Barcellona e poi appunto nell’evento di riferimento.

Foto: Ivo Rovira/America’s Cup

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