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Antonio La Torre: “Folorunso MVP. Fiducia assoluta in Jacobs e Tamberi”. I nomi su cui puntare nel 2024

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Antonio La Torre

Il DT Antonio La Torre ha votato il proprio MVP della stagione che si sta per concludere nel corso di un’intervista rilasciata ad Atletica (il magazine federale), escludendo i nomi più scontati come Gianmarco Tamberi e Leonardo Fabbri: “Ayomide Folorunso: la sua vera scalata al vertice internazionale è cominciata nei giorni per lei difficili di Tokyo quando, riserva delle 4×400, rimase in tribuna. Moralmente è stata una situazione dura da accettare. Avrebbe potuto gettare la spugna e invece, insieme al suo allenatore Maurizio Pratizzoli, da lì ha intrapreso un percorso lungo, da vera professionista, che in un paio d’anni ha portato i frutti sperati. Il sesto posto iridato, con tanto di proprio record italiano nuovamente migliorato in semifinale, ha un grande peso specifico. La sua carica poi è contagiosa e il suo esempio è più che positivo. Sono certo che ai Giochi di Parigi si ripeterà”.

Il Direttore Tecnico ha svelato anche possibili nomi interessanti per il 2024, oltre ai soliti noti:Andrea Dallavalle su tutti: nel triplo non possiamo fare a meno di lui, è un talento purissimo ma delicato. Se rimarrà lontano dagli infortuni sarà una carta sicura da giocare. Ho fiducia in Elena Vallortigara: sa valutarsi come pochi altri, sa di cosa necessita. Non mi spaventa il fatto che Antonietta Di Martino, scelta come allenatrice trasferendosi a Formia, abbia un’esperienza relativa ed è al primo test importante come tecnico. Filippo Randazzo, che dopo la finale olimpica del lungo è un po’ sparito dai radar, deve tornare a quei livelli e dar vita a una sana rivalità con Mattia Furlani. Anche Luminosa Bogliolo, che ha dato uno scossone all’ambiente degli ostacoli alti, tanto che durante il suo anno di stop forzato sono emerse diverse giovani che ora le fiatano sul collo. Non dimentico Dario Dester e Sveva Gerivini, con anche Lorenzo Naidon arrivato oltre gli 8000 punti: non siamo più un fanalino di coda“.

Il Professore ha fatto anche tre nomi chiamati a un salto di qualità:Cito chi in alto c’è già stato o c’è arrivato vicino: in ordine sparso Fausto Desalu, che resta a pieno titolo un perno della 4×100, Alessandro Sibilio, che si merita il meglio, ed Eyob Faniel, che deve dimostrare di essere definitivamente maturato“. Un nome secco su cui scommettere: “Lorenzo Simonelli e i suoi 110 ostacoli: è in ottime mani, quelle di Giorgio Frinolli, e ha grandi capacità. Arriverà lontano“.

Un passaggio molto interessante sulle staffette: “I Mondiali di specialità (World Relays a Nassau il 4-5 maggio, n.d.r.) saranno un evento importantissimo, visto che ognuna delle cinque staffette assegnerà 14 di 16 pass olimpici. Per questo motivo schiereremo le migliori formazioni possibili. L’idea, anche per una questione di acclimatamento e di smaltimento delle sei ore di fuso orario, è di un raduno in Florida, Stato che dalle Bahamas dista un’ora di volo, per una trentina di atleti, nell’ultima decade di aprile. Vorremmo ripetere quel che si fece nel 2019 in funzione dei Giochi di Tokyo con le stesse World Relays a Yokohama. Già a metà marzo, comunque, sono previsti stage di settore e non è escluso che sosterremo qualche prova agonistica in occasione di meeting del calendario italiano. Sappiamo bene quanto la programmazione, soprattutto in questi casi, sia determinante“.

Antonio La Torre ha parlato anche della marcia:Il 21 aprila ad Antalya ci saranno i Mondiali a squadre, con la partecipazione massima di tre coppie a Paese: distribuiranno anche 22 carte olimpiche su 25 della nuova staffetta mista“. Lapidario su Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi: “In loro ho fiducia assoluta“.

Foto: FIDAL/Colombo

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