Senza categoria

ATP Brisbane, Giulio Zeppieri rimontato da Dominic Thiem nell’ultimo turno delle qualificazioni

Pubblicato

il

Si ferma nell’ultimo turno delle qualificazioni il cammino di Giulio Zeppieri a Brisbane (Australia). Il tennista italiano (n.135 del ranking) è stato sconfitto dall’austriaco Dominic Thiem (n.98 ATP) con il punteggio di 3-6 6-4 6-4. Un ko bruciante, dopo che Zeppieri aveva messo in difficoltà nel primo parziale il suo noto avversario. Il rendimento al servizio è calato alla distanza, in termini di prime in campo, e questo ha permesso a Thiem di risalire la china e di approdare al tabellone principale. Ci sarà quindi un solo italiano nel main draw, ovvero Matteo Arnaldi.

Nel primo set l’avvio del giocatore nostrano bruciante, come il break a zero del secondo game certifica. Grande lucidità e precisione nella gestione dei turni al servizio per Zeppieri (7 ace), disinnescando qualunque tentativo di rimonta di Thiem e traendo giovamento dalle proprie traiettorie mancine. Conclusione: 6-3 in 35′ di gioco.

Nel secondo set il rendimento con il fondamentale della battuta è meno efficace, ma il vero peccato per il nostro portacolori è lo scarso pragmatismo nel settimo e nono game in risposta. Le tre palle break costruite e mancate fanno un po’ girare la partita, dal momento che nel decimo gioco, alla prima palla break concessa, l’austriaco realizza e vince la frazione 6-4.

Nel terzo set l’inezia della sfida cambia ulteriormente dal terzo game, dopo che il vincitore degli US Open 2020 cancella un break point. L’incidenza dei colpi di Zeppieri cala e le occasioni per l’austriaco non mancano nel quarto e nel sesto gioco. Thiem però replica il break allo stesso modo del parziale precedente: decimo gioco e al primo colpo (6-4).

Leggendo le statistiche, colpisce il dato dei 14 ace messi a segno dall’italiano, che però ha pagato a caro prezzo l’1/5 nelle palle break sfruttate. In un incontro giocato punto a punto, questo dato ha pesato, al pari del 53% di prime di servizio in campo.

Foto: LiveMedia/Marco Todaro

Exit mobile version