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Biathlon, Lisa Vittozzi unica locomotiva dell’Italia femminile. In attesa del recupero di Dorothea Wierer

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Lisa Vittozzi

L’Italia femminile del biathlon ha cominciato la stagione con qualche difficoltà imprevista, soprattutto a causa della raffica di malanni che ha abbattuto Dorothea Wierer. Se le punte di diamante si dimezzano, è inevitabile che i risultati di rilievo si riducano di conseguenza.

Il movimento, privato di una delle sue poderose motrici, sta ora venendo mosso in solitudine da una Lisa Vittozzi indefessa. In attesa che la locomotiva altoatesina possa tornare a pieno regime, magari sfruttando la pausa natalizia, il trenino tricolore è trainato dall’omologa vaporiera di scuola friulana. Grazie a una precisione da tiratrice scelta (siamo quasi al 94% complessivo), la ventottenne azzurra sta mascherando un passo sugli sci ancora inferiore alle potenzialità. Forse il raffreddore patito a Östersund ha lasciato qualche strascico? Forse la miglior condizione atletica arriverà a gennaio?

Andando a naso, c’è spazio per crescere ed eventualmente tornare al successo già nella prediletta Oberhof, che tante soddisfazioni ha regalato a Lisa in passato. Vittozzi, come da pronostico, è una seria pretendente alla Sfera di cristallo e ciò che conta è di essere in piena bagarre per accaparrarsela.

Classifica Coppa del Mondo biathlon femminile 2023-2024: Justine Braisaz-Bouchet nuova leader, Lisa Vittozzi a -41

Alle spalle delle due protagoniste, Rebecca Passler, con i suoi alti e bassi dovuti a percentuali ballerine, si sta confermando sul medesimo livello tenuto l’inverno passato. Va bene così, attestarsi su un determinato standard di rendimento può essere propedeutico ad alzare ulteriormente l’asticella in futuro. La ventiduenne altoatesina è peraltro a tutti gli effetti la nuova numero 3 del team.

Samuela Comola sta difatti esprimendo performance leggermente inferiori rispetto a quelle del 2022-23, ma non gliene si può fare certo una colpa. Comunque, è lì a lottare per la zona punti e potranno arrivare tempi migliori (in tutti i sensi). Non pervenuta Hannah Auchentaller, ma per lei vale lo stesso discorso fatto per Wierer, con le debite proporzioni. Un malanno le ha messo i bastoni tra le ruote.

Merita una menzione Beatrice Trabucchi, capace di guadagnarsi il pettorale emergendo dal novero delle terze linee. La ventitreenne valdostana, facendo leva sulla specialità della casa (una precisione vicina al 90%), sta assumendo i contorni di “Comola-Bis”. Può, dunque, guadagnarsi in pianta stabile diritto di cittadinanza in Coppa del Mondo, soprattutto se si può beneficiare di sei pettorali.

Foto: La Presse

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