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Ciclismo, l’Italia ha tre giovani interessanti per le corse a tappe. Cosa ne pensa Alessandro Petacchi

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Dopo il ritiro di Vincenzo Nibali, l’Italia è ancora alla ricerca di un giovane corridore interessante in ottica classifica generale nelle corse a tappe più prestigiose. Alessandro Petacchi, ciclista professionista dal 1996 al 2015, ha rilasciato un’intervista esclusiva a OA Sport (che potrete leggere integralmente nei prossimi giorni) in cui ha toccato anche questo argomento. Ecco alcuni estratti.

Da Pellizzari e Piganzoli cosa possiamo aspettarci nel 2024?

Pellizzari è uno scalatore interessante, è molto giovane e serve tempo. Se dovesse fare il Giro il prossimo anno sarebbe una grande occasione di crescita sia personale che fisica. Un Grande Giro ti da una maturità fisica che nessun’altra corsa ti da soprattutto per gli sforzi che ti trovi a dover recuperare nell’ultima settimana. Anche Piganzoli è un ragazzo giovane e ha bisogno di crescere. I segnali da parte di questi due ragazzi ci sono“.

Cosa ti aspetti da Antonio Tiberi al Giro d’Italia, che avrà carta bianca per la classifica e potrà contare sulla chioccia Damiano Caruso?

Damiano credo che sia una garanzia e Antonio può solo che imparare. Tiberi non sa cosa può fare al Giro, lo scoprirà lì in quelle tre settimane, ma deve provarci. E’ un corridore che a crono si difende bene così come in salita. Tiberi deve arrivare al Giro molto preparato perché già il secondo giorno con l’arrivo a Oropa e con una salita così esplosiva può fare la differenza”.

“Non puoi permetterti di arrivare al 90% e quindi capirà subito come starà e quali saranno le sensazioni. L’avvicinamento al Giro qualcosa dirà. Potrebbe essere un errore grave non correre prima del Giro con un arrivo così duro nelle prime frazioni, quindi secondo me correre il Tour of the Alps può dare un’ottima mano in vista della Corsa Rosa“, aggiunge l’ex sprinter e opinionista Rai dal 2017.

Credit: William Perugini / Shutterstock.com

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