Seguici su

Freestyle

Daniel Moroder “sulle orme” di Primoz Roglic? L’azzurro ha abbandonato il salto con gli sci per darsi al freestyle!

Pubblicato

il

Skicros

Quest’oggi a Oberstdorf (Germania) prende il via la Tournée dei 4 trampolini. È la 72ma edizione di uno degli eventi più ambiti nel panorama agonistico del salto con gli sci (vincerla ha un prestigio equivalente a quello della conquista dell’oro olimpico) e di un appuntamento estremamente sentito a livello popolare nella cultura della Mitteleuropa (si tratta di un’autentica tradizione che accompagna le vacanze natalizie).

L’opportunità è pertanto favorevole per raccontare una storia davvero singolare, che merita di essere esposta proprio per la sua peculiarità. Il protagonista è Daniel Moroder, il cui nome non è certo nuovo agli appassionati più incalliti di salto con gli sci.

Altoatesino, classe 2002, ha difatti praticato la disciplina sino a un paio di stagioni orsono. Risultati non eclatanti, ma comunque dignitosi. Ha partecipato a quattro edizioni dei Mondiali junior, giungendo al massimo 23° in quelli del 2021. A livello assoluto ha fatto capolino in Coppa del Mondo, prendendo parte (senza superarla) alla qualificazione della gara di Zakopane del gennaio 2021. Dopodiché, poche settimane dopo, è riuscito a qualificarsi per la gara su Normal Hill dei Mondiali di Oberstdorf, piazzandosi 51°.

Mikaela Shiffrin tocca quota 100. Il “Triple Digit Club” è ancora precluso agli uomini. Il primo ingresso maschile nel 2025?

Nella primavera 2022, esaurita la propria carriera giovanile nel salto con gli sci, Daniel ha preso una decisione consapevolmente matura. Per quanto la famiglia sia fortemente legata alla disciplina, ha capito di non essere tagliato per la stessa, optando per cambiare completamente strada. Ha pertanto seguito la passione, dedicandosi al freestyle, specialità skicross.

Nel nuovo ambito, Moroder ha dimostrato subito di essere ben più competitivo. Nell’inverno 2022-23 ha partecipato a diverse gare Fis, vincendone una in Repubblica Ceca. In questo modo il gardenese si è guadagnato la convocazione per i Mondiali junior (il settore giovanile del freestyle segue tabelle di età differenti rispetto al salto), nei quali si è classificato 13°.  Insomma, nelle manifestazioni iridate giovanili ha fatto meglio al primo colpo che in quattro tentativi dal trampolino!

Tale tendenza è stata confermata dai risultati dell’inverno corrente. In Coppa Europa, dunque nel livello cadetto, è già arrivato un 16° posto a Idre. Mai l’azzurro aveva saputo issarsi così in alto in una gara di Continental Cup, il circuito equivalente del salto con gli sci.

Insomma, Daniel ha abbandonato il proprio pianeta d’origine ed è atterrato su un’altra Terra, dove si trova più a proprio agio che in quella autoctona. Due mondi diversi, che hanno in comune la neve e la necessità di avere tanto pelo sullo stomaco per poter emergere.

Non è ancora la storia di Primoz Roglic, nato saltatore e poi diventato uno dei migliori ciclisti del mondo. Verosimilmente non lo sarà mai, perché il trentaquattrenne sloveno si è fregiato di un Giro d’Italia, tre Vuelta a España, una Liegi-Bastogne-Liegi, più tutta una serie di altre affermazioni di prestigio.

Però, nel periodo natalizio e nell’imminenza della Tournée dei quattro trampolini, è giusto accendere un riflettore anche su chi, a modo suo e con il coraggio delle proprie scelte, sta provando a costruirsi una carriera slegata da vincoli pregressi, seguendo un sentiero anomalo e proprio per questo meritevole di rispetto.

Foto: La Presse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità