Formula 1

F1, Ferrari a grandi passi verso il più grande digiuno della sua storia: quanto manca al record negativo senza Mondiali

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Per la Ferrari, il 2024 sarà un anno cruciale per evitare un record negativo. Quello di stagioni consecutive senza aver vinto neppure un Mondiale. Ormai il Cavallino Rampante è prossimo alla propria sequenza più lunga di sempre di annate prive di qualsivoglia successo Mondiale, sia esso nella classifica piloti o in quella costruttori.

Se ci riferiamo al titolo più prestigioso e sentito, quello relativo ai singoli, il primato è ancora lontano. Sono intercorsi 21 anni fra l’affermazione di Jody Scheckter (1979) e la prima di Michael Schumacher (2000). C’è dunque tempo sino al 2028 per evitare che questo digiuno si ripeta, in quanto come ben sappiamo il palpitante acuto di Kimi Räikkönen è datato 2007.

Cionondimeno, la suddetta astinenza fra l’hurrà del sudafricano e il primo del tedesco è stata mitigata da tre Mondiali costruttori (1982, 1983, 1999). Dunque, le stagioni totalmente “in bianco” sono state quindici (dal 1984 al 1998). Ormai ci siamo, poiché l’ultima volta in cui la Scuderia di Maranello si è issata in cima a una classifica iridata (quella riservata ai team) risale al 2008. Da allora sono trascorse, appunto, altre quindici annate agonistiche.

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Non vincere nulla neppure nel 2024 significherebbe addentrarsi in un territorio inesplorato e stabilire un record negativo. Sedici stagioni senza festeggiare alcunché non si sono mai viste. A Charles Leclerc, Carlos Sainz e soprattutto agli ingegneri di una struttura ora diretta da Frederic Vasseur il compito di evitare che questo accada per davvero. Max Verstappen e Red Bull permettendo, perché il Cannibale e il Drink Team hanno tutta l’intenzione di lasciare vuota la pancia del Cavallino Rampante. Chissà per quanto…

Foto: LPS

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