Formula 1
F1, Giorgio Piola: “Forse il progetto della Ferrari andava stravolto. Nel 2024 la Red Bull farà un passo avanti”
La stagione di Formula 1 è appena terminata ed è il momento di tirare le somme sull’annata 2023. A Sport2Day – Speciale Formula 1 condotto da Beatrice Frangione, è intervenuto il giornalista e commentatore tecnico Giorgio Piola.
“La stagione mi è piaciuta – ha affermato in prima battuta Piola – Tanto di cappello a Max Verstappen, vittoria meritata e ha dominato. La squadra è stata stupenda. Nonostante tutto la stagione ha offerto parecchi temi tecnici e sportivi: un gruppo di piloti fantastico, con cinque o sei che possono ambire in un prossimo futuro ad un titolo mondiale, si spera. E la lotta alle spalle della Red Bull è stata interessantissima: bastava perdere una frazione di secondo per perdere parecchie posizioni. All’inizio l’Aston Martin ci ha illuso che potesse essere una concorrente diretta, poi è scesa, poi si sono alternate Mercedes, McLaren, Ferrari, la Williams è cresciuta molto rispetto allo scorso anno”.
Piccolo passaggio sulla stagione dei due piloti della Ferrari: “Alla fine Sainz è stato premiato con il successo grazie alla sua intelligenza statica, mentre Leclerc è stato un grandissimo talento per tutta la stagione con grandissimi tempi in qualifica. Non è arrivata la vittoria che avrebbe meritato, ma anche qui, come quella McLaren, abbiamo visto una coppia sempre in lotta, a cercare di migliorarsi“.
Piola poi passa ad analizzare la stagione di Sergio Perez, che ha fatto un po’ il ‘passo del gambero’: “Ho una mia idea che va presa solo come spettatore. Ho l’impressione ci sia stato un problema psicologico: quando ha pensato di poter rivaleggiare con Verstappen si è fatto del male da solo. Poi la squadra, nella persona di Helmut Marko, non lo ha aiutato con alcune dichiarazioni che trovo quasi inaccettabili per una persona del suo livello. Ma la Red Bull deve tutto ciò che ha fatto quasi esclusivamente a Max“.
La Red Bull si è riconfermata la squadra più forte: “Il pacchetto completo ha funzionato in toto. Un’auto che è cambiata tantissimo rispetto allo scorso anno, se metti i telai 2022 e 2023 frontali si vede la differenza. Ma anche i meccanici hanno fatto il loro gran lavoro, non hanno mai sbagliato un pit stop, quasi sempre sotto i tre secondi. Hanno un’efficienza atletica superiore a tutte le altre squadre“.
Non si può non passare dalla Ferrari, una stagione in ripresa ma comunque inferiore alle aspettative di febbraio: “Sinceramente mi aspettavo una stagione difficile. A inizio anno si vedeva che il passo non era tale da fare un gran salto in avanti. Ma hanno gestito molto bene la macchina, che è stata efficiente nella preparazione delle gare. In ogni gara con la sprint race la Ferrari ha sempre messo in pista una macchina competitiva. Poi non sempre il rendimento in gara è stato all’altezza, ma è all’origine di un progetto che è stato migliorato tanto guardando forme e dimensioni degli altri, un progetto che forse doveva essere stravolto“.
Anche la Mercedes, nonostante la seconda piazza nel Mondiale, non può essere contenta: “Scherzo molto con i tecnici. Parlando con Paul Monaghan, tecnico Red Bull, disse che la vittoria del 2022 in Brasile ha fatto malissimo alla Mercedes perché si ci è convinti che il progetto dell’auto fosse ancora buono, insistendo all’inizio dell’anno. Mike Elliott è stato arrogante nelle sue idee e gli è costato il posto. Ora la Mercedes dovrà fare una rivoluzione, probabilmente andando sulla scia della Red Bull“.
Una grande sorpresa, soprattutto a inizio anno, è stata l’Aston Martin: “Già dal GP di Spagna, con la modifica del regolamento sulle ali, la scuderia ha pagato tanto. Loro presentavano delle novità e peggioravano, tanto da tornare al vecchio fondo e tornare competitiva. Ma penso che il prossimo anno possano tornare protagonisti, dopo aver imparato dagli errori della scorsa stagione. Così come la McLaren, che ha fatto un cammino al contrario: partita malissimo, lo stesso Andrea Stella la considerava un disastro. In Austria hanno presentato un’auto completamente stravolta e sono diventati protagonisti”.
Ci si chiede, guardando il percorso della McLaren, se è così semplice arrivare a migliorarsi così’ tanto: “Direi di no, altrimenti vedremmo tutte auto estremamente competitive e sullo stesso livello. Molto importante riuscire a essere modesti, capire gli errori e migliorarli, Stella in questo ci ha insegnato tantissimo. Mi viene in mente un episodio quando venne estratta la sua auto per il controllo, ci portò dentro il garage indicandoci tutte le modifiche e i vari vantaggi che avevano dato. Una tranquillità e sicurezza che non è arroganza: hanno capito gli errori, guardando tanto la Red Bull e le altre modifiche delle altre scuderie, tanto di cappello a loro. C’è un grande lavoro”.
“Stagione tecnicamente bellissima – chiosa Piola – Penso che nel 2024 possa essere ancora meglio: Ferrari, McLaren, Mercedes e Aston Martin possono presentare auto più vicine se non alla pari della Red Bull. Il bello della F1 è che non c’è nulla di pienamente statico, siamo sempre in completa evoluzione. Credo che la Red Bull farà il suo passo avanti, se non passone, bisogna vedere se le altre faranno un balzo avanti. Ma hanno le carte in regola, tra cui i piloti, per poter rivaleggiare con loro. Per avere un certo parterre di piloti dobbiamo tornare ai tempi di Senna, Piquet, Mansell“.
VIDEO: IL PROGRAMMA CON GIORGIO PIOLA
Foto: LaPresse