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Formula 1

F1, la nuova Red Bull avrebbe fallito il crash test frontale: soluzioni ‘al limite’ nella RB20 di Adrian Newey

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Red Bull F1

Un imprevisto da mettere in conto? Potrebbe essere. La Red Bull si sta preparando per il campionato di F1 2024 e non ci sono dubbi che la scuderia di Milton Keynes sarà il riferimento. Il mondo in cui ha dominato il Mondiale di quest’anno, con Max Verstappen capace di vincere 19 delle 22 gare in calendario, la dice lunga sulle prestazioni della monoposto anglo-austriaca guidata magistralmente dal pilota olandese.

Considerando un regolamento tecnico che non avrà significativi scostamenti nel prossimo Mondiale, è naturale pensare che la Red Bull abbia serie possibilità per confermarsi al vertice. Nel team, poi, un ruolo importante è quello del progettista, Adrian Newey. Forte di un’esperienza lunghissima e vincente, l’ingegnere britannico ha lavorato nel corso dei mesi precedenti alla realizzazione di una vettura ancor più performante.

La RB20 avrà questo spirito guida e le soluzioni “ardite” non mancheranno, in pieno stile “Newey”. A questo proposito non sorprende più di tanto la notizia riportata da Motorsport.com, secondo cui la squadra campione del mondo in carica avrebbe sottoposto il primo telaio 2024 alla prova dinamica frontale di omologazione a Cranfield. Ebbene, l’esito non sarebbe stato positivo in quanto il muso non avrebbe adeguatamente assorbito l’energia, causando un danno anche alla scocca.

Una prova che sarà chiaramente ripetuta ed è da capire in che modo la ricerca di un peso minimo della monoposto vada a incidere. Non dovrebbe trattarsi di una criticità così importante, ma in F1 ogni particolare non va affatto sottovalutato.

Foto: LaPresse

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