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Gianmarco Tamberi e Antonella Palmisano premiati come Atleti dell’anno. Tutti i riconoscimenti della Fidal
Gianmarco Tamberi e Antonella Palmisano sono stati premiati dalla FIDAL come atleti dell’anno. Il Campione Olimpico e del Mondo di salto in alto ha ricevuto il riconoscimento federale insieme alla Campionessa Olimpica e bronzo iridato della 20 km di marcia. Il fuoriclasse marchigiano ha meritato il titolo in virtù dell’apoteosi di Budapest, dove ha completato il Grande Slam. La pugliese è donna dell’anno grazie al ritorno dall’infortunio culminato con il terzo gradino del podio nella capitale ungherese.
La squadra dell’anno è invece la Nazionale capace di vincere gli Europei a squadre: è stato proprio Gianmarco Tamberi, nei panni di capitano, ad alzare la mitica Coppa Europa per la prima volta nella storia. La formazione completa schierata a Chorzow era la seguente: Pietro Arese, Nadia Battocletti, Lorenzo Benati, Giacomo Bertoncelli, Tobia Bocchi, Anna Bongiorni, Federica Botter, Roberta Bruni, Monia Cantarella, Ludovica Cavalli, Samuele Ceccarelli, Ottavia Cestonaro, Eloisa Coiro, Yeman Crippa, Eleonora Curtabbi, Fausto Desalu, Elisa Di Lazzaro, Zaynab Dosso, Sara Fantini, Michele Fina, Hassane Fofana, Ayomide Folorunso, Vittoria Fontana, Erika Furlani, Mattia Furlani, Johanelis Herrera, Larissa Iapichino, Dalia Kaddari, Brayan Lopez, Alice Mangione, Alessio Mannucci, Eleonora Marchiando, Matteo Melluzzo, Giorgio Olivieri, Daisy Osakue, Lorenzo Patta, Alessia Pavese, Anna Polinari, Marco Ricci, Edoardo Scotti, Alessandro Sibilio, Stefano Sottile, Claudio Stecchi, Gianmarco Tamberi, Catalin Tecuceanu, Filippo Tortu, Sintayehu Vissa, Zane Weir, Ala Zoghlami, Osama Zoghlami.
Tra le giovani stelle è arrivato il sigillo di Mattia Furlani (Campione d’Europa Under 20 e capace di un 8.44 ventoso oltre che di un 8.24 regolare), mentre al femminile è stata premiata la 17enne Erika Saraceni (oro nel salto triplo agli EYOF). Tra i master fanno festa Livio Bugiardini (quattro ori agli Europei tra gli M75) e Cristina Sanulli (quattro ori agli uropei tra le W50).
Foto: Lapresse