Nuoto
La storia di Jasmine Nocentini: l’emigrata che sta strabiliando agli Europei di nuoto
Due medaglie, tante prestazioni di altissimo livello, nonostante l’influenza le abbia complicato la vigilia e le prime giornate di un Europeo in vasca corta che rischia di essere la prima manifestazione internazionale di una lunga serie in azzurro per Jasmine Nocentini, la 21enne che si sta facendo conoscere ed apprezzare ad Otopeni. E’ un nome nuovo per tanti ma non per tutti perchè i risultati ottenuti nel mondo dei College statunitensi erano balzati all’occhio a qualche addetto ai lavori da un po’ di tempo.
Nata ad Abano Terme da papà veneto e mamma cubana, Jasmine Nocentini ha lasciato l’Italia a 12 anni al seguito del papà che si è trasferito a Panama per lavoro. Non certo il paradiso per chi, come Jasmine, aveva il nuoto nel cuore e nel sangue (dopo averlo odiato fino a 15 anni) e sognava di diventare una grande atleta. Il nuoto l’ha aiutata ad ottenere una borsa di studio negli States, alla Florida International University a Miami e poi alla Northwestern University di Chicago.
Conseguita la laurea in scienze della comunicazione si è trasferita in Virginia dove è seguita da Todd DeSorbo, tecnico della Nazionale statunitense ai Giochi di Parigi. Un diamante grezzo da plasmare, Jasmine Nocentini per un tecnico abituato a seguire campionesse di valore assoluto ma la sfida è stata accettata da entrambi e sta portando i suoi frutti perchè sono cresciute le ore di allenamento, è cresciuta la qualità e l’affiancamento di alcune campionesse (Kate Douglass, un nome su tutte) fa la differenza. E’ una specialista della velocità ma non solo, visto che negli States, dove le gare dei College si disputano su vasche più corte, misurate in yards, la specializzazione è cosa molto rara. E’ competitiva anche a rana, e lo ha dimostrato a Otopeni, e nei misti.
E’ tutta da scoprire in vasca lunga, dove non gareggia da oltre due anni per via di un infortunio alla spalla che le ha causato un lungo stop (quasi un anno) e dunque le ha fatto saltare le ultime due stagioni in lunga, dove, tra l’altro, vanta un 25″04 sui 50 stile libero niente male per gli standard italiani. Per lei a Otopeni è tutto bellissimo e tutto nuovo: un sogno gareggiare a fianco di campioni come Ceccon o Pilato per cui ha fatto il tifo in Tv e di cui ora è compagna di squadra a tutti gli effetti. L’Italia l’ha scoperta e non la vuole più perdere anche se la sua vita è negli States e si tratterà di organizzare qualche viaggio in più.
Foto Lapresse