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Lance Armstrong svela: “Usavo un farmaco invisibile ai controlli antidoping. Durava 4 ore: che benefici”

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Lance Armstrong

Lance Armstrong è tornato a parlare al podcast Club Random, spiegando ai microfoni di Bill Baher il modo in cui è riuscito a non risultare mai positivo ai test antidoping a cui si è sottoposto nel corso della sua lunga carriera. L’ex ciclista statunitense, privato di tutti i suoi trionfi (tra cui i sette Tour de France vinti consecutivamente dal 1999 al 2005) dopo aver confessato l’utilizzo di dostanza dopanti, si è soffermato sulle sostanze che assumeva.

L’americano ha raccontato:Ho avuto circa 500 test e non ne ho mai fallito uno. Non è una bugia, visto che non c’era modo di evitarli. Quando facevo la pipì poi la analizzavano. La verità è che alcune sostanze che usavo, soprattutto quelle più benefiche, avevano una durata media di quattro ore“.

Il 52enne ha fatto anche un esempio:Potresti fumare uno spinello e dopo due settimane risultare ancora positivo perché il tempo di smaltimento è molto più lungo, ma ad esempio l’EPO, che cambiò tutti gli sport di resistenza, ha una vita media di quattro ore e lascia il corpo rapidamente. Usavo un farmaco che non era rilevabile e che era tremendamente benefico per le prestazioni e per il recupero. Ci avevano fatto credere che preso sotto la cura di un medico era sicuro, ma è una cosa che non condivido“.

Foto: Lapresse

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