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MotoGP, Casey Stoner critico: “La classe regina è diventata politica”

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Casey Stoner

Con due titoli di MotoGP in bacheca, Casey Stoner aveva fatto vedere probabilmente solo parte del suo sconfinato talento. Laureandosi campione del mondo con la Ducati nel 2007, l’australiano è stato il primo a portare l’iride a Borgo Panigale nella classe regina, alimentando una rivalità con Valentino Rossi che raggiunse anche punte d’alta tensione a Laguna Seca (Stati Uniti) nel 2008.

Storie una top-class che a Stoner piace sempre meno e in cui evidentemente fatica a interfacciarsi, ricordando il suo percorso interrotto nel 2012, dopo aver vinto l’anno prima il titolo con la Honda. Una categoria che secondo l’ex centauro aussie ha un po’ perso la sua anima. “Da quando queste moto sono diventate troppo elettroniche, con troppi controlli, il divertimento è scomparso“, le sue parole a TNT Sports.

E poi l’affondo su una categoria che ormai ha sposato un modello che si condivide poco: “Il Motomondiale è diventato a tutti gli effetti solo politica“. Una presa di posizione molto chiara quella di Stoner, in linea con le sue considerazioni critiche rispetto alla gestione del Circus delle due-ruote.

Se è vero che una personalità come Rossi sia sempre riuscita a trovarsi a proprio agio nel paddock, per Casey la situazione è stata diametralmente opposta. E queste parole confermano la forte contrarietà dell’ex pilota australiano in relazione a certe dinamiche.

Foto: LaPresse

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