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MotoGP
MotoGP, Jorge Martin: “Sorpreso da Marquez. Nel 2024 mi vedo campione. Il titolo non l’ho perso a Valencia…”
Jorge Martin saluta il suo 2023 con un pizzico di amaro in bocca per un finale di stagione che, in diverse occasioni, sembrava portarlo verso il titolo iridato. Il vento sembrava spingere lo spagnolo, ma Francesco Bagnaia è stato più bravo ed esperto e ha potuto festeggiare il suo secondo titolo iridato consecutivo. Ad ogni modo il portacolori del team Ducati Pramac ha fatto il bilancio del suo campionato in una lunga intervista rilasciata a Marca con spunti davvero interessanti.
In primo luogo il nativo di Madrid chiarisce un punto importante: “Non ho perso il campionato nell’ultima gara. Sono successe molte cose quest’anno. È stato un percorso lungo. Sono stato lontano in classifica e poi sono arrivato in scia. Alla fine era difficile vincere perché sono arrivato a Valencia svantaggiato, ma a inizio stagione il mio obiettivo era chiudere nella Top3 e alla fine sono contento del risultato finale”.
Il nero su bianco sul mancato successo finale è arrivato al Ricardo Tormo, al termine di un weekend di un certo spessore: “Nell’ultimo round di Valencia mi sono divertito molto. C’erano tanti tifosi che mi urlavano ‘yes, you can’ dopo aver vinto la Sprint di sabato. Io ho deciso di divertirmi, sia che fossi stato campione sia se avessi chiuso secondo. Ho avuto un periodo complicato tra Thailandia e Qatar. A ottobre ero ossessionato dalla vittoria. Ero molto arrabbiato con la mia squadra, ma ho visto che quell’atteggiamento non funzionava. Quindi ho pensato che dovevo godermi il momento”.
Il classe 1998 fa il bilancio del 2023 con un’analisi accurata: “È stato un anno complicato. Non sono partito benissimo, almeno non come mi aspettavo, poi ho preso fiducia e sono arrivate le vittorie. Ho vinto 13 gare quest’anno (quattro lunghe e nove Sprint) e ogni fine settimana sono andato forte. Ma è vero che quando vedevo qualcosa che non andava bene diventavo troppo teso. Arrabbiarsi con la tua squadra è una cosa negativa. Loro sono la tua famiglia e non va bene. Quando ho visto che qualcosa non era perfetto, ho reagito immediatamente e ho lavorato assieme a loro. Questa è una lezione anche per il prossimo anno”.
Tutto è finito al momento della caduta con Marc Marquez. Qualcosa che segna un prima e un dopo. “È stato un momento complicato. Non volevo cadere. Se fossi rimasto in piega ci saremmo toccati e basta, ma quando mi sono rialzato, ho fatto sbandare la sua moto e questo ci ha fatto finire a terra entrambi. Per me è stato terribile perché era la sua ultima gara con la Honda. Nessuno di noi due voleva questo. Quando l’ho visto dopo la gara mi sono avvicinato e sono rimasto sorpreso dal suo atteggiamento. Mi ha detto di stare tranquillo, che avrebbe fatto lo stesso se avesse lottato lui per il Mondiale. O tutto o niente. O vinco o cado. Se mi avessero fatto questo, non so come avrei reagito. Marc è il migliore della storia, ho un buon rapporto con lui”.
I miglioramenti in questo 2023 sono stati sostanziali per Martinator: “Ho vissuto un grande passo in avanti rispetto all’anno scorso. Prima cadevo molto e mi è costato diversi interventi. Quest’anno sono stato più costante. Ma c’è una cosa che mi fa molto male, ovvero quello che è successo nella gara in Indonesia Ero in testa con tre secondi di vantaggio e se avessi vinto, quasi sicuramente avrei fatto mio il titolo. Sentirmi così superiore, volerli umiliare, è stato ciò che mi ha fatto fallire. Ho imparato una lezione per il futuro. Peccato per il Qatar, in quella occasione avevo una ruota difettosa. Sabato ho vinto e pensavo di ripetermi domenica per avvicinarmi a Pecco. Ma sono finito decimo, soffrendo molto. Quasi cadevo in ogni curva”.
Obiettivo per il prossimo anno? “Mi vedo campione nel 2024, ma questo richiede che molte cose vengano messe insieme. Sarà un anno interessante con un livello altissimo che sta crescendo sempre di più. Dobbiamo dare il massimo e crescere giorno dopo giorno”.
Foto: LiveMedia/Alessio Marini