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Nuoto, la serenità di Benedetta Pilato: n.1 del ranking nei 100 rana e l’ottimo feeling a Torino

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Benedetta Pilato

La stagione olimpica del nuoto avrà una piccola pausa, per le festività natalizie, ma da gennaio si lavorerà a testa bassa per essere al meglio ai Giochi di Parigi 2024, in un’annata nella quale sarà essenziale fare una programmazione oculata, considerando i Mondiali di Doha a febbraio e gli Europei di Belgrado a giugno. Benedetta Pilato può vivere questo percorso di avvicinamento alle Olimpiadi con relativa serenità.

Negli Assoluti invernali di Riccione il crono di 1:05.75 le ha permesso di staccare il biglietto olimpico nei 100 rana, togliendosi come si suol dire il pensiero. Una distanza nella quale la pugliese sta lavorando in maniera molto attenta, consapevole dei margini che ancora abbia specialmente nella gestione delle proprie energie negli ultimi 15/20 metri.

Parliamo, comunque, di una ragazza che nel 2022 è stata in grado di vincere gli ori ai Mondiali e agli Europei in vasca lunga nella specialità e questo va assolutamente rimarcato. Tuttavia, nella stagione passata varie vicissitudini non le avevano consentito di esprimere il suo vero potenziale. Nella decisione di trasferirsi da Taranto a Torino c’è stata la necessità di una ragazza di trovare il giusto equilibrio tra nuoto e vita privata.

Valutando il percorso iniziato a settembre, sotto la guida di Antonio Satta, i riscontri sono stati ottimi e, seppur in un lasso di tempo ancora limitato, Benny è la migliore al mondo in stagione sui 100 rana in vasca lunga. Una buona prospettiva considerando l’inizio dell’annata, ma tenendo conto anche di un contesto della rana che è assai qualificato, pensando soprattutto alla lituana Rūta Meilutytė.

L’obiettivo di Pilato e Satta, anche se ora non possono dircelo, sarà quella di infrangere la barriera dell’1:05, nuotato più volte dalla pugliese e siglare l’1:04 che certifica l’eccellenza, specialmente in un contesto olimpico dove tutte andranno fortissimo. Benedetta ha anche l’esperienza di una prima partecipazione a Cinque Cerchi a Tokyo che non è andata per il verso giusto e quindi non arriverà all’appuntamento completamente inconsapevole di quanto si troverà ad affrontare, anche se in Giappone il contesto pandemico aveva anestetizzato il tutto. Non resta che godersi lo spettacolo.

Foto: LaPresse

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