Nuoto
Nuoto, Nicolò Martinenghi e un argento da agonista: un podio a Otopeni per ripartire
Talvolta si abusa dell’espressione: “Un argento che vale oro“. Non è questo il caso perché il secondo posto di Nicolò Martinenghi dei 100 rana di quest’oggi agli Europei 2023 di nuoto in vasca corta ha questo sapore. Non sta vivendo il periodo migliore della carriera l’allievo di Marco Pedoja. Il mancato pass a Cinque Cerchi a Riccione nei 100 rana ha posto l’accento sui problemi che già in Coppa del Mondo si erano evidenziati.
Serviva una scossa e, probabilmente, questa scintilla c’è stata grazie all’oro di ieri nella 4×50 mista a Otopeni (Romania). Quelle due vasche volta, in perfetto stile “Tete”, hanno rinfrancato e sui blocchi di partenza c’era un Martinenghi diverso, desideroso di dare tutto quello che c’era nel serbatoio per provare a contendere ai suoi rivali il massimo possibile.
L’oro distante 0.05, con un crono da 56.57, non ha quindi il sapore del rammarico perché nella consapevolezza di aver espresso la miglior versione di se stesso di questa fase. Una prova da agonista di cui aveva bisogno l’azzurro, per dimostrare prima a sé e poi agli altri che la competitività ancora c’è in un’annata decisamente importante come quella olimpica.
Ecco che il risultato odierno era quello che serviva per lanciare il guanto di sfida in vista dei Giochi Estivi di Parigi 2024, dove ci sarà da combattere in acqua contro rivali altamente qualificati, con lo spirito di dare tutto quello che si ha.
Foto: LaPresse