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Nuoto, Simone Cerasuolo: “Nessun umano può battere Qin a Parigi 2024. Peaty non sarà quello di prima”

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Simone Cerasuolo è sicuramente uno dei giovani più talentuosi della nazionale azzurra di nuoto. Il nativo di Imola si è messo al collo la medaglia d’argento nei 50 metri rana agli ultimi Europei in vasca corta. Il romagnolo punterà il prossimo anno alla qualificazione olimpica nei 100 metri, nonostante la grande concorrenza interna. Cerasuolo è stato ospite dell’ultima puntata di Swim 2U, il programma condotto da Enrico Spada ed Aglaia Pezzato su Sport 2U ed in collaborazione con OA Sport.

Il ranista azzurro ha parlato proprio della finale dei 50 rana: “Sono contento a metà, forse un po’ di più della metà. Alla fine un argento europeo non si butta mai, anche perché è la mia prima medaglia in vasca corta. Sono soddisfazioni nuove, ma sono comunque consapevole che si poteva di più e provare a vincere l’oro”. 

Un giudizio sulla sue prestazioni agli Europei in vasca corta: “Sono arrivato all’Europeo con grossi dubbi, anche perché abbiamo fatto tre mesi di preparazione dedicata solo alla vasca lunga. Avevamo messo da parte alcuni aspetti fondamentali come le entrate in virata e le uscite in subacquea, che facendo i 100 in vasca lunga ce n’è solo una. Avevo notato poi vicino all’inizio delle gare che ero un po’ carente proprio su questi aspetti e quindi ci sono volute un po’ di gare per entrare in ritmo con la vasca corta. Alla fine sono contento di essere migliorato di turno in turno. Se devo essere sincero la gara che mi è piaciuta di più di questo Europeo sono stati i 100 in finale, anche perché fino ai 93 metri ero in testa. Peccato per quelle ultime tre bracciate dove mi hanno raggiunto alcuni atleti, ma sono davvero contento, perché la strada è quella giusta. Nei 50 ero consapevole che potevo prendere la medaglia e alla fine va bene il secondo posto”.

La preparazione in vista dei prossimi appuntamenti, soprattutto gli Assoluti dove si giocherà la qualificazione olimpica: “Questi tre mesi di preparazioni sono stati buoni. Non avevamo mai fatto allenamento in altura ed è andato tutto bene. Da qui a marzo la strada è tracciata e non credo di arrivare nelle migliori condizioni a Doha. Onorerò sicuramente l’evento, ma voglio arrivare al meglio per il mese di marzo con gli Assoluti, dove cercherò di ottenere il tempo per qualificarmi alle Olimpiadi”. 

Non solo Martinenghi, ma in casa Italia c’è anche la concorrenza di Ludovico Viberti. Cerasuolo, però, vive questa battaglia tra azzurri come uno stimolo: “La concorrenza in Italia ti aiuta per le gare internazionali. Se sei già preparato a combattere in una finale agli Assoluti allora non hai problemi per gestire le finali europee e mondiali. Io credo sia un punto di forza avere molti atleti forti nella propria gara”.

La progressione sui 100 rana in vasca lunga: “Nel 100 in vasca lunga devo esprimermi ancora al 100%. Si tratta di una fase di maturazione, di un percorso che stiamo svolgendo. Non so se arriverà in tre mesi, ma sicuramente so che arriverò a fare al meglio i 100 in vasca lunga. Mi servirà gareggiare molte volte in lunga, soprattutto ad alto livello. Mi ci vorrà un po’ di tempo e spero di arrivare al massimo nel momento in cui conta”.

Per Cerasuolo non ci sono dubbi su chi vincerà l’oro a Parigi: “Credo che tutti sanno che a Parigi vincerà il cinese Qin. Almeno dal mio punto di vista non ci sono dubbi. Peaty rientrerà, ma non credo che tornerà quello di un tempo. Il cinese al momento è una spanna sopra tutti. Lui nuota 57 e mezzo con una frequenza assurda ed è incredibile per questa cosa. Non credo che si possa essere un essere umano in grado di batterlo”.

Sull’Europeo messo a sorpresa nel giugno 2024 e che andrà a creare un calendario fittissimo: “Per chi non andrà alle Olimpiadi può essere una buona vetrina e può essere una buona motivazione. Alla fine c’è comunque sempre in palio una medaglia europea e può essere l’occasione giusta per alcuni giovani per approcciare alla nazionale azzurra”.

INTERVISTA SIMONE CERASUOLO SWIM 2U

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